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Genazzano, il ricordo di Giuseppe Emilio D’Amico fucilato 78 anni fa nell’eccidio delle Fosse Ardeatine

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Tra le 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine quel tragico 24 marzo del 1944 c’era anche un cittadino di Genazzano, Giuseppe Emilio D’Amico.

LA STORIA

Di professione contabile. Finiti gli studi liceali prestò servizio nell’arma dei Carabinieri. Aderì al Partito Comunista d’Italia e al momento dell’occupazione tedesca dette vita a una formazione partigiana detta Banda D’Amico o Banda di Genazzano, della quale fu il capo. In particolare, la sua attività si concentrò nell’alimentare la disobbedienza giovanile verso l’adesione ai bandi di chiamata fascisti e nazisti. Venne arrestato dalle SS  insieme al padre e portato al III braccio di Regina Coeli. Mentre suo padre venne rilasciato dopo qualche tempo, Giuseppe fu trattenuto e infine inserito nella lista dei condannati a morte per rappresaglia dopo l’azione partigiana di via Rasella. Muore fucilato alle Fosse Ardeatine non ancora quarantenne. A Roma è ricordato in una targa insieme ad altri militanti nel laboratorio di Forcella in via Acqua Bullicante 21; un’altra targa si trova in piazza Marranella 1. Riposa nel Mausoleo nel sacello 319.

Mogavero, biografico, vol.II, p.672; Mogavero, 2016, pp. 165, 168, 364; http://www.mausoleofosseardeatine.it/vittime/dettaglio/?id=74

Tratto da: https://www.memoriedipaese.it/damico-giuseppe-emilio/

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