
A 18 anni entra alla Siffredi Hard Academy. La storia di Maria Sofia, giovane di Valmontone
a cura della Redazione
È polemica di questi giorni la partecipazione di una diciottenne alla Siffredi Hard Academy , “l’Università del Sesso” di Rocco Siffredi.
Si tratta di Maria Sofia Federico, giovane cittadina di Valmontone ed ex concorrente de “Il Collegio”, docu-reality di Rai2.
La ragazza si definisce un’attivista e, attraverso i suoi canali social diffonde, con monologhi, le sue idee riguardanti la libertà, il sessismo e i diritti umani, soprattutto quelli delle minoranze.
Ha scritto un saggio di filosofia che ha tre concetti principali: libertà, arte e infinito. E questi tre concetti hanno come fine ultimo quello di portare gli essere umani alla felicità.
Per la sua partecipazione alla Siffredi Hard Academy pare ci sia stato un accordo tra Rocco Siffredi e il padre della ragazza, che prevede che lei non faccia determinate scene esplicite. Lei pare non l’abbia presa bene.
Nelle ultime ore, l’ex collegiale ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram in cui ha spiegato cosa pensano i suoi genitori della sua scelta di entrare a fare parte dell’Academy a luci rosse di Rocco Siffredi.
Oggi ho deciso di svelare l'arcano del perché i miei genitori mi hanno intimato di parlarne poiché ci tenevano a far sapere pubblicamente che non mi supportano affatto - ha spiegato Maria Sofia Federico -. Più volte hanno provato a dissuadermi dicendomi che prima o poi Dio sarebbe entrato dentro di me e mi avrebbe fatto ritrovare la retta via. Una persona risolta è in grado di cogliere questa contraddizione e affrontarla in terapia, evitando di scaricare la propria rabbia e la propria incomprensione su una figlia per cui dovrebbe rappresentare un modello di riferimento nonché una figura con cui dialogare per crescere assieme senza pregiudizio. Quindi alla sua domanda, condivisa da mia madre, “non volevi cambiare il mondo?” io rispondo che non c’è nulla di più rivoluzionario che cogliere la profonda incoerenza di queste reazioni collettive e denunciarla continuando a essere me stessa in libertà.