Un viaggio continuo alla ricerca delle radici di una terra, dei suoi valori e delle sue intime connessioni.

A colloquio con Marco Gentili. “La mia idea di Valmontone per il futuro”

a cura della redazione – Contenuto elettorale

 

Partiamo dalle sue priorità di governo. Le prime due cose che vorrebbe fare per Valmontone

La ringrazio per la domanda perchè ci dà modo di parlare del futuro di Valmontone e di programmi per la città. Questi anni di amministrazione mi hanno dato l’opportunità di confrontarmi con le persone, con la vita e i problemi della gente comune. Il primo problema che è emerso è la mancanza di uno spazio verde, un luogo di socialità dove condividere passioni, scambiare quattro chiacchiere e semplicemente ritrovarsi. Dal giorno dell’insediamento lavorerò da subito, in sinergia anche con l’Ente Regionale, alla realizzazione di un parco verde. Un polmone verde che possa inglobare giochi, aree fitness, picnic e uno spazio dedicato agli animali. È un sogno che si può realizzare, basta fissare delle priorità. L’altra necessità emersa è sicuramente quella del cimitero. Valmontone ha bisogno di un nuovo spazio dedicato ai defunti, moderno e funzionale e con un’attenzione agli animali a cui sarà dedicato uno spazio per la sepoltura. È questa l’idea di città che abbiamo per il futuro: attenta alle nuove esigenze, con un occhio alla sostenibilità e al verde.

A proposito di verde, nel suo programma c’è un’attenzione particolare anche la tema dei rifiuti. Può spiegarci la sua strategia in questo campo?

È fondamentale potenziare e ripensare il sistema della raccolta differenziata, il riutilizzo dei proventi della rivendita dei materiali di recupero ed altri strumenti virtuosi. Occorre rafforzare la premialità́ per cittadini ed aziende che adottino comportamenti corretti e buone pratiche di salvaguardia ambientale, prevenendo e combattendo, altresì́, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. È necessario ridurre i costi di lungo periodo sia per l’Amministrazione che per i cittadini.

Nel suo discorso di presentazione a Valmontone lei ha parlato di politiche poco trasparenti della passata amministrazione. Può spiegarsi meglio?

Il vero cambiamento non può prescindere dal coinvolgimento di tutte le realtà sociali presenti sul territorio comunale e dalla partecipazione attiva dei cittadini. La sola azione del Comune rischia di risultare sterile se i valmontonesi vengono lasciati fuori dai processi decisionali. L’idea è quella di creare una “Commissione di Esperti”, una squadra in più rispetto alla giunta, composta da cittadini espressione dei vari ambiti sociali (giovani-adulti-anziani-amministratori-associazioni di categoria-forze dell’ordine -rappresentanti sindacali-esperti /tecnici/professionisti in vari settori). La “cabina di regia” avrà un ruolo consultivo su temi di rilevante impatto sulla città {bilancio-urbanisticaviabilità). I partecipanti sigleranno un Patto per la città. Si tratta di uno strumento programmatico che persegue l’obiettivo di rendere evidente il coinvolgimento di tutti coloro che operano e vivono a Valmontone

Negli anni passati lei ha svolto un ruolo importante nell’urbanistica della città. Quale sarà la prossima sfida in questo campo?

Si deve partire dalla revisione del Piano Regolatore Generale dando applicazione al principio della perequazione territoriale ed urbanistica ed agli accordi tra enti e privati (cosí da ripartire in modo equo i benefici ed i costi determinati dalle scelte di pianificazione, come previsto dalla normativa regionale). Innovazione e sviluppo sostenibile, attraverso la riqualificazione ed inclusione sociale che trasforma spazi inutilizzati / strutture fatiscenti in progetti che connettono la comunità tra cultura, arte e creatività. Sostenere il recupero e il conseguente utilizzo delle strutture esistenti con una progettazione sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico.

Parlare di giovani oggi è diventato molto complesso. Bullismo, inclusione, droga, vandalismo: come intervenire su queste problematiche?

Io credo che bisogna prima di tutto ascoltare i giovani. È per questo motivo che abbiamo intenzione di aprire uno sportello di ascolto che si configura come un servizio di supporto accessibile alle diverse realtà presenti sul territorio. In esso è possibile trovare un professionista in grado di Ascoltare, Recepire, Promuovere e Sostenere coloro che vi si rivolgono. L’idea di base è creare un servizio e uno strumento di prevenzione primaria. In questo senso, “fare prevenzione” significa promuovere la qualità della vita dell’essere umano, aiutare le persone a riconoscere i propri bisogni, valorizzare le loro potenzialità, incrementare le loro competenze sociali e cognitive, favorire la loro crescita personale, migliorare la loro convivenza all’interno della comunità, creare reti sociali nel territorio. Vogliamo valorizzare il Consiglio Comunale dei Ragazzi, regolamentando il rapporto con il Consiglio Comunale della città in modo da poter portare all’attenzione (nella vera forma amministrativa) i progetti da loro realizzati e crearne ampio dibattito tra i ragazzi e l’amministrazione dell’ente.

Infine, lei ha parlato della sfida del commercio. Può spiegarci di cosa si tratta?

La sfida del commercio è probabilmente la più aperta e motivante che avrà da-vanti la futura Amministrazione. È tempo di cambiare e di offrire a chi investe sul territorio e per il territorio delle fattive chance di miglioramento. Rendere pedonale il centro storico nel fine settimana e nel periodo estivo, creando ogni weekend eventi di settore in modo da permettere a tutte le attività commerciali del territorio di esporre, mediante temporary store, il proprio marchio durante il weekend dedicato, allo stesso tempo permettere alle attività presenti nel centro storico di utilizzare l’area pubblica esterna alle proprie attività per ampliare il servizio offerto, ogni evento dedicato sarà contornato da spettacoli e musica in collaborazione con le attività commerciali e le associazioni di settore. Vogliamo attrarre nel centro urbano di Valmontone i milioni di visitatori che annualmente varcano i cancelli del parco a tema Rainbow Magicland e dell’outlet, attraverso protocolli di intesa tra la parte pubblica e quella privata, volti ad offrire agevolazioni da inserire nei loro pacchetti di soggiorno che consentano particolari scontistiche avvalendosi anche e soprattutto dell’associazione di raggruppamenti delle “Rete d’Impresa” già attiva nella nostra Città.