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Ansia: come si manifesta e come combatterla


Con il termine ansia si fa riferimento all’insieme di reazioni fisiologiche, cognitive e comportamentali

L’ansia è un disturbo che riguarda una grande percentuale della popolazione e che può presentarsi in ciascun paziente come condizione isolata e transitoria, oppure dar vita ad un vero e proprio disturbo d’ansia.

Con il termine ansia si fa riferimento all’insieme di reazioni fisiologiche, cognitive e comportamentali che si verificano nel momento in cui siamo costretti a confrontarci con uno stimolo o con una situazione esterna che ci preoccupa perché riteniamo di non essere in grado di reagire nella maniera corretta.

I pazienti che vivono nella capitale italiana e che hanno bisogno di un supporto professionale per imparare a gestire l’ansia e per risolvere i disturbi correlati ad essa possono rivolgersi ad uno psicologo ansia Roma, un professionista che saprà come comportarsi a seconda della situazione e che saprà proporre delle strategie di intervento adeguate.

Sintomatologia dell’ansia

Per capire come si manifesta l’ansia è necessario conoscere i sintomi più frequenti che possono lamentare coloro che soffrono di questa condizione. Solo conoscendo la sintomatologia si potrà definire una strategia di intervento che sia indirizzata alla risoluzione dei problemi del singolo paziente.

I sintomi dell’ansia possono essere suddivisi in tre categorie. Per quanto riguarda la sintomatologia cognitiva i pazienti avvertono un senso di pericolo progressivamente crescente e lamentano la percezione di un senso di vuoto mentale. Mentre sperimentano lo stato di ansia tornano loro in mente dei pensieri e delle immagini negative che vanno a peggiorare la situazione. I pazienti possono anche avere la sensazione di essere osservati e possono reagire a questa situazione con dei comportamenti cognitivi protettivi.

L’altra categoria è quella dei sintomi fisici che si accompagnano allo stato di ansia, in particolare i pazienti possono essere tesi e possono avere palpitazioni, nausea, vertigini, formicolii, tremore, aumento della frequenza cardiaca ed aumentata sudorazione.

C’è poi la categoria dei sintomi comportamentali: oltre all’esplorazione dell’ambiente alla ricerca di cause e motivazioni dello stato di ansia, nei pazienti può nascere la tendenza ad evitare lo stimolo ansiogeno, così come si possono instaurare dei meccanismi protettivi, ad esempio non compiere determinate azioni quando sono da soli, oppure aiutarsi con l’assunzione di farmaci (talvolta addirittura autoprescritti). 

Come combattere l’ansia

Per combattere l’ansia si possono sfruttare diverse strategie. A tutti può capitare di vivere delle situazioni per le quali ci sentiamo impreparati e nelle quali l’ansia rappresenta la risposta fisiologica: fino a quando lo stato d’ansia resta limitato nel tempo, si presenta in maniera sporadica ed è giustificato da un evento o da una situazione esterna non si tratta di una situazione che deve destare preoccupazione.

Se però l’ansia dovesse iniziare ad avere un impatto negativo sulla qualità della vita si renderebbe necessario cercare dei rimedi. Ai pazienti viene consigliato di iniziare con la psicoterapia per l’ansia, affidandosi ad un professionista del settore che si impegnerà nel proporre delle sedute di terapia cognitivo comportamentale, considerata un ottimo approccio all’ansia ed ai disturbi d’ansia e già utilizzata per il trattamento di migliaia di pazienti.

Nel caso in cui la psicoterapia non dovesse avere effetto o non dovesse essere sufficiente da sola, i pazienti possono ricorrere ad una terapia farmacologica per l’ansia. L’assunzione di farmaci non deve essere considerata la terapia di prima linea, inoltre i farmaci per l’ansia devono essere prescritti dal medico ed assunti dai pazienti secondo le modalità indicate dal medico stesso.

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