
ASL Roma 5: “I Pronto soccorso ai limiti del sostenibile”, la denuncia di Cisl
Cecchinelli: “Continueremo a fare la nostra parte per portare sostegno ai pazienti ed alle loro famiglie“
Con una lettera indirizzata al prefetto di Roma, al presidente della Regione Lazio, e al Direttore generale dell’ ASL Roma5, il responsabile territoriale di Cisl Roma Capitale e Rieti Dimitri Cecchinelli scrive:
“Con l’evoluzione dell’attuale curva pandemica e l’aumentare dei pazienti bisognosi di un’assistenza diretta, i punti di pronto soccorso della ASL Roma5 si trovano ormai a fronteggiare una situazione ai limiti del sostenibile. I numerosi accessi da parte dei pazienti affetti da Covid-19, stanno ormai saturando le strutture impegnandole ben oltre le proprie capacità ricettive pertanto, in previsione di un ulteriore incremento degli accessi, la Cisl fp chiede un’azione immediata a sostegno delle stesse in modo da riuscire a garantire adeguati livelli assistenziali. Siamo ormai giunti al punto in cui non ha neanche più senso recriminare su ciò che si sarebbe dovuto fare e non è stato fatto ma, facendo tutti un passo indietro, occorre individuare soluzioni alternative ma soprattutto agire in fretta. La Cisl fp per quanto di sua competenza, chiede nello specifico:

- Di riconvertire le strutture private in possesso dei requisiti tecnico strutturali, destinandole alla ricezione dei pazienti Covid +
- Di individuare luoghi al di fuori delle aziende come alberghi, palazzetti dello sport ed altro, in grado di ospitare i pazienti a bassa intensità di cura, affidandone l’assistenza al personale della croce rossa e dell’esercito
- Rafforzare l’assistenza domiciliare dei pazienti domiciliati impedendo che si aggravino
- Rendere più efficiente il sistema di tracciamento notificando per tempo le quarantene e gli esiti dei tamponi
- Potenziare l’assistenza sul territorio dove convogliare tutti gli altri pazienti no Covid
- Il tutto sostenuto da un notevole incremento dell’organico del personale sanitario ed evitando agli operatori turni prolungati che aumentino il rischio di contagio fra gli stessi

Senza l’adozione di tali drastiche misure, noi che viviamo il sistema sanitario in prima persona riteniamo che questo sia destinato a sgretolarsi e con esso la tutela della salute dei cittadini.
Nella speranza che quanto sopra esposto venga al più presto accolto, continueremo a fare la nostra parte per portare sostegno ai pazienti ed alle loro famiglie”.
