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Capaci trent’anni dopo: a Labico lenzuola bianche fuori da finestre e balconi

A San Cesareo

L’Amministrazione di Labico lancia ai suoi cittadini un’iniziativa dal grande valore simbolico. Nell’anno del XXX anniversario dalle stragi mafiose di Capaci e Via D’Amelio invita la cittadinanza a riflettere su quei tragici fatti affinché il sacrificio di chi ha perso la vita per liberare l’Italia dal ricatto criminale non venga dimenticato. Nel 1992 Cosa Nostra dichiarò guerra allo Stato e Palermo seppe esprimere fisicamente vicinanza alle forze investigative e alla magistratura attraverso manifestazioni popolari. Vere e proprie catene umane attraversarono la città. Una rivoluzione morale mossa da un unico imperativo: vincere la mafia.

Il “Comitato dei lenzuoli” è nato in quel periodo. La città stese “lenzuola bianche” in segno di protesta: i palermitani onesti rialzarono la testa. Avevano capito che la loro indignazione era importante e bisognava dire basta a Cosa Nostra. Tirarono fuori i corredi e la città si ricoprì di bianco.

Quelle lenzuola contro la mafia diventarono il nuovo simbolo di lotta contro il sistema. I lenzuoli bianchi, che per molti anni hanno coperto le tantissime vittime della violenza mafiosa sono diventati simbolo di un popolo che si ribella, bandiere spontanee e popolari.

Lunedì 23 maggio, giorno della ricorrenza della strage di Capaci, esporre lenzuola bianche dalle proprie finestre e/o i balconi sarebbe un gesto di grande valore simbolico.