Raccolta di beni, offerte di ospitalità e fiaccolata: Cave abbraccia il popolo ucraino
Un’enorme bandiera gialloblu e centinaia di fiaccole hanno sfilato stasera per le vie del centro storico di Cave come segno di vicinanza e sostegno al popolo ucraino in questo difficile momento.
“Un segnale forte della volontà di pace che il territorio esprime, con l’auspicio che la guerra possa giungere presto a conclusione”.
Sono state queste le parole del sindaco Angelo Lupi, che insieme alla comunità locale ucraina, la parrocchia, le scuole e tutta la comunità di Cave ha guidato il corteo che in un silenzio surreale ha attraversato il centro abitato dal Comune alla chiesa di San Carlo.
Un momento di riflessione e preghiera, al di là di qualsiasi appartenenza religiosa o identitaria. Tra di loro i 42 cittadini originari dell’Ucraina che qui a Cave hanno trovato casa e si sono ben integrati.
Pochi giorni fa è arrivata anche la prima famiglia di rifugiati, ospite di una generosa coppia che aperto le porte della propria abitazione.
Nei giorni scorsi il sindaco e l’Amministrazione avevano incontrato i cittadini ucraini per avviare una collaborazione sul territorio e dare il migliore sostegno a chi arriva, a chi è sul territorio e a chi è ancora sul fronte e non riesce a partire.
Il Comune ha raccolto l’appello del Ministero dell’Interno che ha chiesto il coinvolgimento delle Istituzioni locali al fine di organizzare al meglio misure di accoglienza per i rifugiati ucraini.
Si stanno raccogliendo medicinali, alimenti, igiene personale e generi di prima necessità per l’invio alla popolazione colpita dalla guerra.
I cittadini che desiderano aderire possono recarsi presso la Farmacia Dott.ssa Carello, Farmacia Comunale Dott.ssa Graziani e la Farmacia Dott. Simeoni e acquistare i prodotti indicati depositandoli lì o consegnandoli presso la sede della Protezione Civile di Cave in Via Pio XII 55, nei giorni di Lunedì-Martedì-Giovedì-Venerdì-Sabato dalle ore 15:00 alle 19:00.
I beni raccolti verranno poi ritirati a cura del Comune ed inviati alle destinazioni tramite i canali forniti dalla Comunità ucraina.
La macchina della solidarietà si è accesa e non si fermerà finchè tutto questo sarà finito.