
Chiusura locali, il sindaco di Bellegra: “Rivedere il divieto per i piccoli comuni e nelle zone montane”
Cera: “Si riveda il sistema di chiusure, portandole almeno alle ore 22”
Il sindaco di Bellegra Flavio Cera, in qualità di membro della Giunta nazionale di Uncem, fa sua la proposta dell’Unione nazionale dei comuni montani sulle restrizioni ai locali pubblici imposte dall’ultimo Dpcm.

Come membro della Giunta Nazionale di UNCEM e come Sindaco di Bellegra appoggio e sostengo fortemente l’appello lanciato al Governo dal Presidente UNCEM per rivedere le restrizioni imposte a bar, ristoranti, pub, pasticcerie nei piccoli comuni e nelle zone montane dove non ci sono mai stati grossi problemi di assembramenti. In questi territori il blocco del servizio alle 18 va rivisto con urgenza poiché queste attività rappresentano in molti casi l’unico presidio economico e sociale. Si riveda il sistema di chiusure, portandole almeno alle ore 22 per dare ossigeno a quei gestori che erano già stati costretti a limitare posti e sedute caricandosi le spese per adeguare i propri locali ai protocolli di sicurezza. Il rischio è che l’intera filiera agroalimentare possa subire una pesante battuta d’arresto e molte imprese finiranno per morire aumentando quella “desertificazione commerciale” spesso già in atto nei piccoli Comuni.
Il blocco della ristorazione, dei bar, dei pub, delle gelaterie, delle pasticcerie dopo le 18 va rivisto con urgenza. Sbloccato, soprattutto per i Comuni piccoli e i territori montani, dove queste attività rappresentano in moltissimi casi l’unico presidio economico, insieme a uno o pochi negozi di alimentari. Bar e ristoranti nei Comuni delle Alpi e degli Appennini hanno saputo negli ultimi mesi riorganizzare afflussi e accessi, produzione e somministrazione. Non andavano bloccati alle 18. Come hanno ribadito nelle ultime ore le Organizzazioni delle imprese agricole, si mettono a rischio filiere agroalimentari con diversi miliardi di danni previsti. Si riveda il sistema di chiusure, portandole almeno alle ore 22. I ristoratori e i gestori dei bar hanno già fortemente limitato sedute e posti. Stavano prendendo un assetto che oggi subisce un brusco arresto. Chiediamo al Governo di rivedere con Regioni ed Enti locali il limite delle ore 18 previsto dal DPCM del 24 ottobre. Molte imprese rischiano di morire e così cresce la ‘desertificazione commerciale’ che Uncem da sempre denuncia, visti i già 200 Comuni montani in Italia senza un negozio e senza un bar”.
Lo affermano Tiziano Maffezzini, Presidente Uncem Lombardia, Vincenzo Luciano, Presidente Uncem Campania, e Marco Bussone, Presidente Uncem nazionale.