Cisl Medici: “Sicurezza per il personale sanitario, vogliamo risposte”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla redazione da parte di Cisl Medici
Aumentano di ora in ora i medici italiani morti per coronavirus. L”elenco caduti’ curato dalla Fnomceo (Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri) aggiorna il totale a 23 vittime, di cui 11 medici di famiglia.
Un dato preoccupante che fa sbottare il personale e i sindacati di categoria, nonostante le rassicurazioni delle istituzioni e gli investimenti annunciati dalle Regioni.
Monti Prenestini ha ricevuto la lettera della Federazione della Cisil Medici Lazio in cui i sindacati chiedono di “dotare di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) FFP2 e/o FFP3 gli operatori sanitari e di valutare la opportunità di eseguire tamponi al personale venuto in contatto con soggetti COVID 19 positivi e contestuale diffida ad adempiere. È indifferibile l’adozione di opportune procedure e idonei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per proteggere dal contagio con COVID 19 i pazienti e tutti gli operatori sanitari nonché l’esecuzione di tamponi su tutto il personale sanitario”.
Nella lettera i delegati chiedono “di verificare se presso tutte le Aziende sia presente il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e se è stata redatta, come prevede la normativa vigente, la Valutazione del rischio biologico trasmissione dell’infezione Covid 19 per il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ex artt. 28 e 29 del D.Lgs. n. 81/2008 e ss.ii.mm. con le schede di valutazione dei rischi, le azioni migliorative, la programmazione degli interventi, l’individuazione dei responsabili dell’attuazione delle misure e le azioni di miglioramento da porre e poste in essere.
Ulteriore richiesta riguarda l’adozioni di “disposizioni vincolanti per fare si che le Aziende sanitarie provvedano a pagare eventuali integrazioni di polizza qualora per gravi carenze di organico dimostrate i dipendenti fossero assegnati a compiti assistenziali diversi da quelli propri della loro specialità. Qualsiasi trasferimento di personale dalla sua sede di servizio deve poi essere preceduto da un congruo periodo di formazione onde evitare problemi per lo stesso dipendente o per l’utenza”.
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