“Codice a sbarre”, la presentazione del libro a Castel San Pietro
Nuovo appuntamento letterario a Castel San Pietro Romano. Domenica 18 settembre alle 17.00 nella splendida location dell’Anfiteatro Panoramico avrà luogo la presentazione del libro “Codice a sbarre. Storie di assenti e di simbionti in cattività” di Giulia Tubili, edito da Il ramo e la foglia edizioni, organizzato in collaborazione con l’Associazione Il talento di Roma.
Introduce la Direttrice del #MuDi Roberta Iacono.
Intervengono Chiara Mazza, Presidente dell’associazione Il Talento di Roma, Romina Russo, Traduttrice e Contributor per Il talento di Roma. , e l’autrice Giulia Tubili.
In caso di maltempo la presentazione si terrà presso l’Aula Consiliare
TRAMA DEL LIBRO
Paolo è un giovane hippy, dotato di quella spensieratezza un po’ ribelle, tipica di chi negli anni Settanta, con il portafoglio vuoto, ha davanti a sé un futuro ancora tutto da scrivere. Eppure, vittima del suo impeto, un episodio cambierà per sempre la sua esistenza. Imprigionato nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna, per Paolo inizieranno quattro lunghi anni di detenzione, scanditi da convivenze forzate, celle di isolamento, conflitti con le guardie carcerarie, trasferimenti presso altri istituti, vivendo sulla propria pelle le contraddizioni di quel codice consuetudinario che governa la vita dietro le sbarre.
Questa storia, realmente accaduta e narrata in prima persona dal protagonista, non è solo il racconto di un giovane di vent’anni che negli anni Settanta finisce in carcere suo malgrado. È la storia di un’esistenza lacerata dalla vita carceraria, una riflessione intima sulla pena detentiva, attraverso la quale emergono luci e ombre del sistema penitenziario italiano.
In questo avvincente e appassionato romanzo autobiografico, le vicende del protagonista s’intrecciano con le storie di altri detenuti e con gli episodi che in quegli anni riempiono le cronache nazionali, dalla strage dell’Italicus alla Riforma carceraria del ‘75, dai fatti del ‘77 a Bologna al rapimento di Aldo Moro e all’ascesa di Sandro Pertini al Colle.
Codice a sbarre non è un libro di denuncia, è piuttosto un invito a ripensare la cultura carceraria ponendo alla base di essa quel senso di umanità evocato dalla Costituzione e molto spesso disatteso dalla realtà dei fatti.