
Coronavirus, 4 morti tra Olevano e San Cesareo dall’inizio dell’emergenza
La ricostruzione dei decessi “ufficiali”. Ma sono decine le vittime sparse in Italia
Hanno tra i 59 e gli 85 anni le quattro vittime ufficiali finora accertate nel territorio del Monti Prenestini per Coronavirus.
L’ultimo in ordine temporale è avvenuto a San Cesareo dove ieri un anziano ottantenne è deceduto all’ospedale Tor Vergata. Il caso era stato segnalato come una nuova positività solo ieri al sindaco Alessandra Sabelli, che poi al telefono con i famigliari ha riscontrato purtroppo il decesso per alcune complicazioni del quadro clinico.

La lunga scia dei decessi è iniziata da Olevano Romano, comune a Valle dei Monti Prenestini dove un anziano ottantenne è morto in un ospedale romano a seguito di un ricovero per grave insufficienza respiratoria. Anche in questo caso si citano le “altre patologie” che avrebbero concorso al decesso avvenuto dopo una settimana di ricovero. Stanno bene invece i due famigliari contagiati dall’uomo e ora in isolamento domiciliare.
A Palestrina è invece arrivato il primo decesso in un ospedale locale nel primo giorno dell’entrata in funzione del nuovo Covid Hospital prenestino. Si tratta di un anziano di 76 anni di Carchitti, anche lui con “patologie pregresse”, dicitura che ricorre quasi come un ritornello per giustificare le cosiddette morti “con Coronavirus”. Al decesso sono seguite polemiche sui social network, smorzate poi dalla direzione generale dell’Asl Roma 5 che ha chiarito che “dalla relazione sanitaria è emerso che il paziente non poteva e non doveva essere intubato”.

Aveva invece meno di 60 anni e per la precisione 59 il commerciante deceduto ad Artena. Oggi il paese lepino osserverà un minuto di silenzio nella Domenica delle Palme per esprimere vicinanza alla famiglia e ai suoi quattro giovani figli.
Nel conteggio restano esclusi dalle “carte” dei Comuni tutti quesi residenti in altri territori, dai Castelli Romani a Brescia, dove si contano decine di morti. Tra questi impossibile dimenticare il caso di Emanuele, originario di Cave, una delle più giovani vittime del Lazio, venuto a mancare all’età di 34 anni per una forma gravissima di Coronavirus.
Nel Lazio sono 3.186 gli attuali casi positivi a Covid-19, di cui 1.754 in isolamento domiciliare,
1.235 ricoverati non in terapia intensiva e 197 in terapia intensiva.
In totale sono 219 i pazienti deceduti e 475 le persone guarite. Nel complesso sono stati esaminati 3.880 casi. Lo rende noto l’assessorato alla Salute della Regione Lazio sul suo profilo social.
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