
Così i vigili del fuoco salvarono Colleferro. “Il sindaco dia la cittadinanza onoraria”
Tra gli orrori della seconda Guerra Mondiale emergono sempre di più particolari raccapriccianti delle cosiddette “Marocchinate”, cioè utti gli episodi di violenza sessuale e violenza fisica di massa, ai danni di svariate migliaia di individui di ambo i sessi e di tutte le età (ma soprattutto di donne) effettuati dai goumier francesi inquadrati nel Corpo di spedizione francese in Italia (Corps expéditionnaire français en Italie – CEF) durante la campagna d’Italia della seconda guerra mondiale. Questi episodi di violenza sfociavano a volte anche in esecuzioni coatte degli abitanti delle zone sottoposte a razzia e violenza, e raggiunsero l’apice durante i giorni immediatamente successivi l’operazione Diadem e lo sfondamento della linea Gustav da parte degli Alleati.

I Monti Prenestini e la Valle del Sacco furono teatro di questi orrori della guerra. In un documento scoperto recentemente Emiliano Ciotti dell’Associazione nazionale delle vittime delle Marocchinate svela un particolare interessante della storia di Colleferro “dove i Vigili del Fuoco di Colleferro (Roma) oltre ad aver aiutato l’intero paese (circa 5.000 persone), salvato dai bombardamenti tedeschi e alleati centinaia di persone dopo che tutte le autorità locali erano fuggite, con l’utilizzo delle armi riuscirono a contrastare la furia delle truppe coloniali Francesi. Il Comandante VVF Serafino Pagnoni riferisce ” E’ stata buona ventura per Colleferro aver agito in tale maniera e limitare così l’azione violenta da tutti riprovata e biasimata delle suddette truppe coloniali”. Questa mattina come rappresentante sindacale vvf UGL di Latina – continua Ciotti – ho inoltrato al comune di Colleferro la richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco”.
