
Così Nicola Piovani è riuscito a “incantare” il pubblico di Castel San Pietro Romano
Ha definito la musica “pericolosa” perché attenta alla razionalità del momento per diventare un piacevole dolore fisico, un’alta definizione che può spiegare solo in parte l’emozione che si prova ad assistere a un suo concerto. Solo infatti chi ha assistito dal vivo al concerto di Nicola Piovani può spiegare davvero la magia della sua arte e oggi le pagine di riviste e quotidiani nazionali parlano di Castel San Pietro Romano come un luogo magico, magnifico teatro per un artista immenso.

Il merito è dell’iniziativa “I piccoli comuni si raccontano”, la rassegna promossa dalla Regione Lazio con il chiaro obiettivo di restituire centralità al patrimonio di cultura, arte e tradizioni dei comuni laziali. Un calendario di iniziative che per due mesi porterà in scena, nelle piazze e nei teatri di 50 paesini, eventi artistici di grande rilievo.
Con la lezione concerto di Nicola Piovani Castel San Pietro Romano ha inaugurato così la manifestazione c he proseguirà fino al 30 novembre in tutto il Lazio. Il maestro Piovani ha condiviso con il pubblico, esperienze, ricordi ed emozioni di oltre quaranta anni di carriera: gli inizi con le musiche dei cinegiornali nella Facoltà di Filosofia insieme a Silvano Agosti, il primo film e l’incontro con il grande cinema, da Bellocchio a Monicelli, dai fratelli Taviani a Nanni Moretti; e il grande incontro con Federico Fellini, per il quale ha scritto le musiche degli ultimi tre film (Ginger e Fred, L’intervista e La Voce della Luna). Sulla scia di ricordi ed aneddoti, il Maestro ripercorre i grandi incontri che hanno segnato il suo percorso, da Federico Fellini, ricordato con affetto nelle piccole manie e ammirazione per la maestria di regista, e Vincenzo Cerami e Benigni, con episodi divertenti e commoventi insieme. Con la sua proverbiale eleganza, Piovani al pianoforte ripercorre le memorabili musiche di una carriera tra le più eclatanti a livello mondiale, caratterizzate da uno stile inconfondibile, di grande immediatezza, inventiva, ritmo e sensibilità musicale.
Il calendario prosegue a Cerreto Laziale (11 ottobre) Rocca Giovine (13 ottobre) e Poli (18 ottobre). La rassegna si concliuderà proprio ai Monti Prenestinini e precisamente a Capranica con Il giardino del tempo che passa compagnia Bartolini/Baronio.