
Covid, Lazio più giallo che arancione. Ma si attende l’ufficialità
Una settimana difficile, tra casi in aumento nelle scuole e polemiche anti assembramento
RT con una stima sotto l’1%, soglia minima per l’accesso alla zona arancione nel Lazio, dove stando ai dati di ieri il Governo dovrebbe confermare la zona gialla. Potrebbero restare dunque invariate per un’altra settimana nella nostra regione le misure per il contenimento dell’epidemia. Aumentano i casi, mentre diminuiscono i decessi e i ricoveri. Stabili le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi e’ a 8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale e’ al 3%. I casi a Roma citta’ sono sotto quota 500.
“In base ai nostri calcoli credo che il Lazio resterà zona gialla. L’RT e’ a 0,94, con meno posti letto occupati. Ma deciderà sempre il Ministero della Salute”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanita’, Alessio D’Amato, in un’intervista sul Messaggero.
“Nel Lazio abbiamo 63 casi di varianti, due mutazioni brasiliane, il resto inglesi – ha sottolineato D’Amato- Dobbiamo capire se alcuni ceppi riducono la copertura vaccinale, ma finora lo Spallanzani ci ha rassicurato”. Alla domanda sul possibile debutto di micro-zone rosse a Roma, l’assessore ha replicato:
“Si’, in altre fasi abbiamo gia’ delimitato alcuni plessi, alla Garbatella o sulla Casilina. Al momento per fortuna non vedo situazioni cosi’ gravi a Roma”.

Una settimana difficile che ha visto l’aumento dei casi nel territorio dei Monti Prenestini con una particolare attenzione sulle scuole e sulla variante inglese. Di sicuro nel weekend sarà posta una particolare attenzione ai controlli assembramento dopo le polemiche a Valmontone riguardanti l’aggressione alle forze dell’ordine.
Nella Asl Roma 5 sono 122 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso gia’ noto. Si registra un decesso di 62 anni con patologie.
Intanto prosegue la campagna vaccinale nelle scuole. Sono oltre 85mila le prenotazioni giunte sul portale della Regione Lazio per le vaccinazioni degli operatori scolastici e universitari. Lo ha riferito l’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Le vaccinazioni del personale scolastico e universitario, docente e non docente, sono iniziate il 22 febbraio.