Un viaggio continuo alla ricerca delle radici di una terra, dei suoi valori e delle sue intime connessioni.

Dall’olio agli strozzapreti alla pistecchia: un sabato di gusto a Gerano

a cura della redazione

 

Conosci l’extravergine della cultivar  Rosciola?  Hai mai avuto la Pasta Madre? Hai mai assaggiato il Miele della Valle? Per trovare una risposta a queste domande basta visitare Gerano, il piccolo borgo sulle pendici dei Monti Prenestini dove il 7 gennaio Slow food organizza un evento da non perdere dal titolo “I sapori della Valle”.

Ci saranno esperienze mattina e pomeriggio, non fermarsi a mangiare gli

Strozzapreti con la Pistecchia in uno dei Locali tipici della città?

Si tratta di una pasta realizzata con farina di grano mista a farina di granturco condita con una salsa forte detta pistecchia con pomodoro, aglio, olio, prezzemolo, peperoncino e alici. Gli strozzapreti vanno rigorosamente serviti e gustati in apposite schiette artigianali di legno. Il nome di questo particolare tipo di pasta va ricondotto ai tempi in cui la plebe non poteva permettersi che dei pasti semplici e non costosi contrariamente a quelli della nobiltà (e quindi anche i preti) si concedeva giornalmente. A questo piatto tipico è organizzata una sagra l’ultimo fine settimana di luglio.

Gerano ( “ nel dialetto locale Jeranu”) sembra derivare  il suo nome  dalla pietra tufacea sulla quale sorge, che risulta molto simile alla Montagna delle Gru in Grecia, chiamata “Gherania”.

Qui si possono ammirare i ruderi di ville romane, le mura poligonali, i resti di Trebula Suffenas, al Passo della Fortuna, e le mura romane in vari punti del paese. Famosa anche per la sua Infiorata, festa in onore della Madonna del Cuore.

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