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Don Rodolfo: “Il Coronavirus mi ha portato via tre familiari. Così questa malattia mi ha ucciso dentro”


Amato dai giovani e punto di riferimento della comunità, il sacerdote si racconta a Monti Prenestini

Non si dà pace Don Rodolfo Baldazzi, sacerdote da poco in pensione conosciuto da tutti a Palestrina. Nel giro di poche settimane ha perso una zia di 92 anni, uno zio di 71 e infine il cognato di 59.

“Non ho potuto salutarli, avrei voluto essere con loro per una parola di conforto, stringere le loro mani per l’ultima volta e invece si sono addormentati da soli, in un letto d’ospedale tra camici bianchi e mascherine, senza un volto familiare da salutare prima di chiudere gli occhi per sempre”, così il sacerdote Don Rodolfo raggiunto telefonicamente dalla redazione di Monti Prenestini.

“Mi sento praticamente inutile, come svuotato, impotente di fronte a questi fatti. Ci troviamo davanti ad una malattia che uccide anzitutto la nostra umanità e che ci rende egoisti chiusi nella nostra individualità. Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà da amici e conoscenti e li ringrazio di cuore. Questa Pasqua alle porte arriva in un momento cruciale delle nostre esistenze e se vogliamo ripartire dobbiamo farlo superando la distanza fisica che ci è stata imposta dalle disposizioni sanitarie e mostrando al prossimo la vicinanza e l’amore fraterno che ci contraddistinguono. Continuiamo a confidare nel Signore: pregare è già sperare”.

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