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Elezioni comunali, verso il rinvio a ottobre. Tra contraddizioni e smentite


Data del possibile voto il 18 o il 25 ottobre, ma il Governo smentisce. La richiesta dei Comunisti

Tra contraddizioni, voci e smentite rimane ancora incerta la decisione sullo spostamento delle elezioni Amministrative. Un appuntamento che nei Monti Prenestini vedeva i Comuni di Colleferro e Zagarolo protagonisti assoluti della scena politica della provincia di Roma, dove da ormai un mese si sono interrotte le trattative per la costituzione di nuove liste.

Nell’ultimo incontro a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio e le opposizioni, Conte avrebbe espresso l’intenzione di rinviare le elezioni regionali e amministrative previste per maggio o giugno. Secondo queste indiscrezioni, riportate da diverse testate nazionali, il Consiglio dei Ministri a breve dovrebbe rinviare al prossimo autunno le elezioni regionali e amministrative tanto che La Repubblica parla del 18 o del 25 ottobre come date del possibile voto. Ma, tramite l’Ansa, fonti di Palazzo Chigi affermano che “contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, il rinvio delle elezioni regionali e comunali e di quelle suppletive per il Senato, previste per questa primavera, non rientra tra le norme approvate dal Consiglio dei Ministri”. 

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Insomma, ad oggi, tra avanzamenti di proposte e smentite, non si è nelle condizioni di sapere quando la parola potrà tornare ai cittadini, né è stato intavolato alcun dibattito in merito. Nella nostra Regione, per esempio, saranno ben 30 i Comuni chiamati a eleggere i propri primi cittadini e i rappresentanti nei Consigli. Nell’area della provincia di Roma, tra i comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, vi sono città come Albano Laziale, Ariccia, Genzano di Roma, Rocca di Papa, Colleferro e Anguillara Sabazia; nelle altre province spiccano Ceccano, Fondi e Terracina. 

“I comunisti del Lazio, – si legge in una nota – ritengono che la priorità, ovviamente, ora debba essere rivolta alla prevenzione e controllo dell’azione di contagio del CoViD-19, e concentrarsi quindi, come è naturale che sia sulla tutela della salute pubblica e poi all’implementazione della cosiddetta “Fase 2”, con un occhio di riguardo verso le lavoratrici e i lavoratori più fragili, verso gli artigiani e le piccole attività fisiologicamente più vulnerabili e più esposte alla crisi dovuta alla chiusura obbligata delle attività. Dopodiché, però, consapevoli dell’alta improbabilità di sanare e allestire gli spazi per mantenere le scadenze attuali, nonché consci dello sforzo già straordinario a cui, in questo periodo, è chiamata la macchina amministrativa – continuano – auspichiamo un dibattito serrato, veloce ed efficace sulle elezioni amministrative al fine di garantire alla cittadinanza una effettiva partecipazione democratica, organizzare riunioni, preparare dibattiti e organizzare le varie campagne elettorali in sicurezza e, speriamo, col rinnovato desiderio di affermare pienamente il diritto a un esercizio del voto consapevole e dare così un governo ai territori sui quali è insediata.”

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