Genazzano ricorda Cecilia, la coraggiosa contadina uccisa dalla guerra
Sabato 29 ottobre alle ore 17.30 nel vicolo Soglia si svolgerà la cerimonia per la posa di una pietra d’inciampo dedicata a Cecilia D’Attilia, proprio lì dov’è nata.
La storia di Cecilia inizia il 7 aprile del 1921, quando decise di sposare Nazareno Andreani, suo compaesano, anch’egli contadino. L’anno successivo Cecilia, incinta del suo primo figlio, è testimone di un terribile evento: suo suocero Antonio Andreani sta tornando dalle campagne col fucile da caccia in spalla e nei pressi della “Porta” due fascisti squadristi intenzionati a partecipare alla marcia su Roma gli intimano di consegnare loro il fucile. Antonio si oppone e ne segue una colluttazione durante la quale parte un colpo che ferisce a morte uno dei fascisti. Antonio, preoccupato, è consapevole di eventuali rappresaglie. Si nasconde in una stalla ma viene trovato dai fascisti. Insieme a lui c’è Cecilia che assiste all’omicidio del suocero e che viene risparmiata solo per il suo stato di gravidanza.
La storia arriva fino al 15 febbraio 1944. Cecilia abita nelle campagne perchè la sua casa in paese è occupata dai tedeschi.
Quel giorno i soldati stranieri sono in fuga e inizia il bombardamento. Cecilia nella notte trova rifugio in una cantina di Vicolo Suoia, usata come rifugio. Giuseppina, sua nipote, corre a esortare sua zia ad affrettarsi ma Cecilia arranca. È in quel momento che si sente un tonfo assordante: Cecilia viene colpita in pieno. Di lei si occuperanno due donne del paese testimoni della tragedia, con il compito di ricomporre i pochi brandelli rimasti. È il 16 febbraio del 1944.
La cerimonia di domani – si legge in una nota di Genazzano in comune – è un primo passo in attesa che al suo nome e al suo ricordo venga riconosciuta l’intitolazione di una piazza nel nostro paese. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Alla cerimonia seguirà un piccolo aperitivo. A Cecilia vittima della guerra”.