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GIORNO 29 – La frenata

Dopo un mese di cronaca ininterrotta dal lockdown italiano, tra sorpassi, incidenti di percorso e peripezie, finalmente è arrivato il giorno della frenata. A livello nazionale si registra il numero più basso di nuovi positivi: 880. Nel Lazio oggi sono 118 i casi di positività  con il trend che si conferma in rallentamento e che per la prima volta scende sotto al 3%. Ma il dato più confortante giunge dalle terapie intensive che per la prima volta registrano un segno meno passando da 197 di ieri a 192 di oggi.

Insomma è ufficiale: è iniziata la discesa.

Il dato si rispecchia anche a livello locale dove si registra, dalle comunicazioni ufficiali, solo un caso a Gallicano nel Lazio, unico comune insieme a Poli, Castel San Pietro, Capranica, Rocca di Cave, San Vito e Bellegra a non essere stato toccato dal Coronavirus. Due sono invece i casi registrati a Palestrina, che registra anche il suo terzo decesso in ospedale (LEGGI QUI)

Insomma, tutto bene ma non proprio e se è vero che siamo in discesa è ancor più realistico pensare che è più difficile frenare con questa velocità di marcia.

Ecco allora che sul territorio alcuni sindaci fanno per così dire gli scongiuri seguendo la linea dura di alcuni amministratori e governatori del nord Italia, che hanno obbligato tutti a indossare le mascherine e ad andare uno alla volta a fare la spesa. Insomma invece di allentare la morsa si stringono le cinture per l’atterraggio, in particolare a San Vito, Palestrina, Genazzano e Valmontone. E per Pasqua e Pasquetta i Comuni dell’area stanno già pensando a un provvedimento straordinario di chiusura delle strade.

Altro che scampagnata.

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