Gli animali di Mario Ricci liberano l’arte a Palazzo Rospigliosi: il tour
Un grande evento di contaminazione tra l’ arte contemporanea e la dimora storica di Palazzo Rospigliosi. Un momento di condivisione con tutto il territorio e i tanti ospiti che vedo nella nostra città che mi auguro possano moltiplicarsi nelle prossime settimane.
Con queste parole il sindaco di Zagarolo Emanuela Panzironi ha inaugurato la mostra di arte di Mario Ricci dal titolo “Rane”, a palazzo Rospigliosi fino al 6 giugno.
L’iniziativa è stata voluta fortemente da Andrea Celeste Peronti, presidente dell’istituzione Palazzo Rospigliosi, appassionata d’arte e costumi.
RANE è un titolo che richiama Fedro e Aristofane ma che, al contempo, simboleggia la coscienza estetica dell’artista, il suo approccio mimetico che anima le radici geometriche del minimalismo – da Daniel Buren a Sol LeWitt, da Niele Toroni a Richard Tuttle – per trasformare l’astrazione in un campo di fugaci apparizioni figurative. Le rane diventano il simbolo del suo modus interiore, uno sguardo ideale tra apparizione e scomparsa, un esserci sul filo sottile che unisce la superficie sfocata del guardare (le rane sotto il filo d’acqua) al perimetro definito del vedere (le rane sopra l’acqua dello stagno).
Questa mostra ci racconta una storia moderna che si fonda con quella di un palazzo bellissimo che accoglie pregevoli opere – ha spiegato Alessandro D’Ambrosi, d’elegato alla Cultura del Comune di Zagarolo – una storia che si ripete perché questo palazzo ha accolto in passato tante mostre, penso ad esempio a quella di Ligabue. Una bellissima iniziativa che mi auguro sia l’inizio di un lungo percorso.