
Grotte, cunicoli e vecchi acquedotti: la strada dell’acqua di Poli
Un tesoro nascosto oggi riscoperto da un gruppo di cittadini. Ecco perchè valorizzarlo
Come a Labico (LEGGI QUI) anche a Poli esiste un antico percorso delle fonti oggi abbandonato, che l’Amministrazione comunale sta cercando di valorizzare grazie al prezioso contributo di tanti volontari. È “una strada dell’acqua” sugli antichi tracciati percorsi dai butteri in occasione delle transumanze. Un tesoro nascosto, forse dimenticato, che racconta il passato di queste terre, alle origini di di attività economiche dimenticate.
Grotte scavate a mano, fontanili in pietra, cuniculi sotterranei e veri e propri acquedotti sommersi dalla vegetazione. Opere dell’ingegno umano risalenti anche a centinaia di anni fa, che il consigliere Pino Ciciori insieme a un gruppo di amici sta mappando e ripulendo in vista anche di una futura valorizzazione.
Secondo le poche informazioni disponibili al momento, un tempo queste sorgenti spontaneee venivano impiagate per alimentare l’antico acquedotto di Poli, costruito grazie a un’intuizione del signor Martellone, che oggi dà il nome a uno dei tanti fontanili sparsi nel territorio (galleria foto in basso).

Grazie all’opera di questo gruppo di lavoro, oggi queste fonti sono utilizzate da alcune aziende agricole locali, ma l’obiettivo è quello di riscoprire e valorizzare tutti questi percorsi.
Voglio ringraziare pubblicamente tre grandi amici,Patrizio Brugnoli, Roberto Marrucci e Maurizio Turani. Collaborando da diverso tempo con loro mi hanno fatto riscoprire molti luoghi che, per varie vicissitudini non vivevo e non ne godevo da tempo. Grazie al loro spirito di sacrificio, fatica ed amore per il territorio, abbiamo tentato (e secondo me con successo) di riportare alla visibilità dei fruitori, zone infestate da rovi, sorgenti bellissime e fontanili del nostro stupendo territorio, nonché sentieri dimenticati da tempo. Sicuramente non ci fermeremo qui, perché la passione ed amore per il territorio è grandissima. Abbiamo segnalato ad Acea diverse perdite. Queste aree si offrono però anche a escursioni di trekking, attività molto praticata nel nostro territorio, che vogliamo riscoprire anche per un sviluppo turistico”.
Il consigliere Pino Ciciori