
In bici sul treno, la lettera aperta di un pendolare
Il viaggio di Marcello da Roma a Valmontone. Riceviamo e pubblichiamo
Buongiorno.
Venerdi 16 ottobre ho preso il treno alla fermata di Tor Vergata (direzione Valmontone) con la mia bicicletta. Cominciava a piovere e non potevo arrivare a Cave con la bici mettendo a repentaglio la mia vita con il fondo bagnato e percorrendo la già pericolosa via Casilina. È passato il controllore a cui ho mostrato il mio biglietto di viaggio. Lui, però, mi ha chiesto anche quello della bici, di cui non ero in possesso e si è cosi tanto incaponito a farmelo pagare che si è dimenticato di inserirci gli estremi del mio titolo di viaggio ……..in pratica è come se la bici abbia viaggiato da sola!!!! Si parla tanto della mobilità di Roma e provincia, di misure anticovid, di distanziamento sociale, di bonus per l’acquisto delle biciclette e di altri mezzi alternativi per ridurre la frequentazione e l’assembramento sui mezzi di trasporto pubblici, e poi si perdono in un bicchier d’acqua, facendo pagare anche il biglietto per una bici!!!!
