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I “Fasti Prenestini” e lo straordinario ritrovamento del Calendario di Verrio Flacco

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IFasti Prenestini, rappresentano un calendario romano, inciso in forma epigrafica, su marmo bianco.

Alcuni frammenti del Calendario di Verrio Flacco o Calendario di Praeneste, furono rinvenuti a Palestrina nel 1770 e nel 1864, in località Quadrelle, nella zona in cui venne edificata la primitiva Basilica dedicata a Sant’Agapito. Oggi, una copia di questi frammenti, è collocata nel nostro Museo, mentre i frammenti originari sono conservati presso il Museo Nazionale Romano.

Questo Calendario fu redatto dal celebre grammatico Verrio Flacco, durante l’età augustea. Verrio Flacco, si presume originario di Praeneste, elaborò il Calendario tra il 6 e il 10 d. C.

I frammenti del Calendario, si riferiscono al Calendario riformato da Giulio Cesare e contengono i mesi di gennaio, marzo, aprile e febbraio. In origine i Fasti di Verrio Flacco erano scolpiti su 12 lastre in marmo bianco ed erano esposti nel Foro Prenestino.

In questi Fasti è riportata sia la forma dell’anno bisestile di Giulio Cesare, sia la modifica apportata da Augusto, che cambiò il mese Sextilis con Augustus ( odierno Agosto).

Verrio Flacco illustrò nei Fasti, mese per mese, gli avvenimenti di Praeneste.

Svetonio afferma che a Praeneste  Verrio Flacco ricevette molti onori e gli fu dedicata anche una statua.

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