
I ricami di Palestrina, l’alto artigianato della Roma Imperiale
A Palestrina, ai tempi della Roma Imperiale, si sviluppò la rinomata produzione artigianale tessile al fine di adornare abiti con preziosi ricami, motivi che prendevano ispirazione da antichi fregi, arabesche e volute diffondendosi rapidamente tanto che, che Faustina maggiore, moglie dell’imperatore Antonino Pio, fece istituire nei primi secoli dopo Cristo, una scuola per le fanciulle in cui veniva insegnata la nobile arte chiamata in suo onore la Scuola Faustiniana. Fu così che, a partire dal XVII secolo, oltre alle scuole religiose, iniziarono a sorgere in Italia quelle rette da laici: a Palestrina si trovavano preziosi laboratori di formazione artigianale come il “Palestrina Ars”, fondato nel 1908 da Ferdinando Olivieri, l’inventore del “punto Palestrina” che, sotto la direzione di Maria Cicerchia prima e della nipote Emma poi, rimase in vigore fino al 1978. Interessante anche l’operato di un’altra scuola di ricamo, quella del “Museo Artistico di Ricami”, nato nel 1919 per volere di Luigi Croce e Giulia Anconetano con l’intento di rappresentare, in maniera creativa, i grandi capolavori dell’arte italiana attraverso dei disegni eseguiti su tela lasciando in bianco il disegno e andando a riempire con l’ago il fondo.
Purtroppo il tempo e il progresso hanno logorato lo splendore di un antico mestiere indirizzandolo verso una lenta caduta, l’avvento dell’industrializzazione, sostituendo il lavoro manuale con quello delle macchine, riuscì ad abbattere i costi della biancheria attirando così l’attenzione degli acquirenti attratti dall’opportunità di risparmio.
LE CARATTERISTICHE I ricami di Palestrina rappresentano un’arte tramandata di generazione in generazione che vedeva abili lavoratrici, munite di grande pazienza e dedizione, portare alla realizzazione di servizi da tavola, fornitura da letto, tende e corredi per neonati, il tutto avvalendosi del famoso punto Palestrina che si presenta in due varianti: nodi picot, detto anche “nodo di Palestrina grosso” e nodi a smerlo o “nodo di Palestrina piccolo”. Al fine di ottenere un buon risultato, è necessario utilizzare filati grossi come Perlè n.8 o 12 o ancora il ritorto fiorentino nei vivaci colori quali ocra, azzurro, verde, rosso, celeste, rosa e nero. Il ricamo si esegue orizzontalmente, da sinistra a destra e, una volta infilato l’ago nel tessuto, è necessario ricordare la distanza tra un punto e l’altro.
INDIRIZZI Dopo una fase di oblio, l’amore per il passato e per le tradizioni ha riportato in vita questa forma di artigianato artistico con l’Associazione Culturale “Il Ricamo Prenestino”, realtà nata nel 2005 con l’intento di far conoscere l’arte del “ricamo” e trasmettere le “tradizioni popolari”. Grazie al prezioso contributo di Stella Chiapparelli, facendo tesoro degli insegnamenti del passato, nascono disegni di epoca rinascimentale e, per condividerli con gli appassionati questo antico sapere, vengono messi a punto corsi dedicati a chiunque avesse voglia di imparare, per diletto o professione, il mestiere.
L’ARTE DI STELLA Stella Chiapparelli è nata a Palestrina, paesino a Sud di Roma che nasce alle pendici del Monte Ginestro, dove, ormai diverso tempo fa, ha appreso l’arte del ricamo frequentando la famosa scuola del “Maestro” Augusto Croce.
Ambasciatrice a livello Nazionale ed Internazionale del punto Palestrina, incarna l’abilità e la tradizione del “Ricamo Prenestino” impegnandosi al massimo per garantirne la sua sopravvivenza e la sua diffusione.
I suoi ricami si rifanno generalmente a soggetti tradizionali e disegni di epoca rinascimentale tramandati nel tempo dalle vecchie alle nuove generazioni di ricamatrici. Le opere, pertanto, rappresentano vere e proprie pagine di storia scritte sul lino con fili colorati. L’eleganza e la perfezione dell’esecuzione fanno dei lavori oggetti preziosi e raffinati in grado di incantare gli amanti della ricercatezza.
La sua notorietà nel mondo del ricamo è ampiamente testimoniata dai numerosi servizi a lei dedicati ogni mese dalle più importanti riviste del settore (Ricamo Italiano e Rakam), dalla sua collaborazione con varie scuole e dalla sua costante presenza ai principali eventi dedicati al mondo del ricamo.
Nel 2005 fonda l’Associazione Culturale “Il Ricamo Prenestino” di cui ne è Presidente, con il preciso scopo di continuare a diffondere questa arte unica nel suo genere.
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