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Il caro bollette colpisce i Comuni prenestini: “I conti non tengono più”

C’è chi ha inviato lettere di richiamo a tutti i dipendenti, chi ha affisso cartelli e tagliato punti luce e chi ha avviato progetti per l’autoconsumo energetico. Sono solo alcuni degli accorgimenti utilizzati dai Comuni Prenestini per fronteggiare l’emergenza del caro bolletta i cui conti sono triplicati. 

A Zagarolo, solo per fare un esempio, si passerà da 438mila euro a 1 milione 350mila, Labico spenderà dai 61mila euro di settembre 2021 ai 182mila del 2022, oltre 200mila euro per San Cesareo.

a Palestrina

Una situazione che sta diventando drammatica – ha commentato il sindaco di Labico Danilo Giovannoli- Non è terrorismo psicologico ma un grido di aiuto: spero che chi debba recepire, a livello governativo e regionale, recepisca”.

Il “rischio tenuta” del comune è quantomeno parallelo a quello di famiglie ed imprese e mai come in questo momento dobbiamo essere attenti a non sprecare nulla: acqua, cibo, luce e gas soprattutto – dice il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna. Certo è che, dopo la pandemia, tutto questo proprio non ci voleva e rischia di metterci davvero in difficoltà. Certo è che non dobbiamo farci prendere dallo sconforto; affronteremo anche questo momento, insieme come comunità”.

Meno ore di luce nei parchi pubblici e negli impianti sportivi, come da direttiva impartita da Enea e recepita dalla maggioranza dei Comuni.

Per far fronte all’emergenza il Comune di Palestrina ha avviato un partnerariato con una società privata che ha consentito la sostituzione  e riqualificazione di tutti i punti luce e la fornitura completa dell’energia elettrica. Nessun aumento dunque per le casse dell’Ente che ha mantenuto così invariati prezzi di fornitura.

Nella seduta dello scorso 15 settembre il Ministero ha stabilità un ulteriore incremento di 400 milioni di euro per l’anno 2022 del fondo per il riconoscimento di un contributo straordinario agli enti locali al fine di garantire la continuità dei servizi erogati in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas: 

350 milioni sono destinati ai comuni e 50 alle città metropolitane e alle province.

Per ora i ristori non sono bastati – dichiara il sindaco di San Cesareo Alessandra Sabelli. Speriamo quindi nei nuovi provvedimenti perchè la situazione sta diventando preoccupante per tutti. In giunta abbiamo adottato tutti i meccanismi e le precauzioni necessarie per fronteggiare l’emergenza”.

a Zagarolo
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