
Il Cep è fallito: cala il sipario sul consorzio pubblico
a cura della redazione
Si comunica che a seguito di una grave e prolungata crisi aziendale, venerdì 24 marzo è stata richiesta al tribunale di Tivoli la liquidazione giudiziale di Cep Spa corrispondente al fallimento della precedente normativa sulla crisi d’impresa”.
Così recita oggi l’avviso ai contribuenti a firma di Antonio Di Paolo, amministratore unico di Cep spa, il consorzio pubblico di Zagarolo al centro di una grave crisi aziendale che si trascina ormai da oltre due anni. Cala il sipario sul più “chiacchierato carrozzone pubblico” al centro di numerose interrogazioni, inchieste e contenziosi di cui ancora non si conosce l’esito finale.
Fallito il tentativo di un piano di risanamento e di un concordato preventivo, non restava che procedere con l’ultima ipotesi: quella del fallimento. È durata poco più di due mesi la disperata trattativa.
Troppo pesanti i milioni di euro di debiti finora accertati.
La progressiva contrazione del numero dei dipendenti (oggi dieci), l’aumento delle mensilità arretrate non corrisposte agli stessi (ora 7), l’indisponibilità dei Comuni a liquidare le fatture emesse dalla società hanno confermato l’indisponibilità a proseguire sulla strada del risanamento.
Da oggi, 27 marzo, gli uffici resteranno chiusi.
Per i 10 dipendenti si apre la strada del licenziamento, procedura già peraltro preannunciata in una lettera dello scorso 14 febbraio. Per loro oltre il danno, potrebbe prefigurarsi anche una “pesante beffa”. Gli ormai ex lavoratori del Cep infatti non avendo i contributi versati da aprile 2022 rischiano che l’eventuale Naspi (indennità di disoccupazione), con le dimissioni “per giusta causa” o con “licenziamento collettivo eventuale” da parte dell’amministratore unico, possa essere richiesta indietro dall’Inps.
Per loro si apre una nuova battaglia.
È il più grande fallimento registrato da un’azienda pubblica a sud di Roma, un dato che ora fa riflettere sulla futura gestione dei conti economici delle Amministrazioni locali.