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“Il pasto sospeso”, l’idea “folle” di un ristorante di San Vito Romano per resistere alla crisi


Funziona come il caffè sospeso, un’iniziativa di solidarietà che prevede però un pasto completo. Ecco come è nata l’idea di Luigi

È stata denominata “Operazione pasto sospeso”, sottotitolo: “Non è uno scherzo”. L’idea è dello storico ristorante pizzeria La Tombola di San Vito Romano che per resistere alla crisi del Coronavirus ha ideato un’intelligente iniziativa di solidarietà, per garantire la continuità della propria attività e offrire al contempo un prezzo vantaggioso ai suoi affezionati clienti.

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“L’Attuale situazione che stiamo vivendo – spiega Luigi, il titolare di La Tombola a Monti Prenestini – ci ha costretti alla chiusura. In attesa della riapertura dobbiamo sostenere dei costi considerevoli come energia elettrica, rateizzazioni varie, fisco, costi per i quali aspettiamo l’intervento di qualcuno che sta più in alto di noi. Consapevoli – aggiunge Luigi – che non ci possono dare dei contributi a pioggia e non potendo fare ristorazione a domicilio secondo l’ultimo decreto legge (codice Ateco 56.10), abbiamo pensato a tal proposito di partorire quest’idea folle che consiste nell’acquistare anticipatamente da parte del cliente un pasto al prezzo scontato del 50% che verrà consumato alla riapertura del nostro locale. Non è la solita operazione di marketing per reperire clienti – precisa Luigi – bensì un’operazione che forse ci consentirà di riaprire alla fine di questa avventura. È una scommessa per i clienti e una certezza per noi

Se a Napoli esiste il caffè sospeso, a San Vito Romano arriva dunque il pranzo (o la cena) sospeso. Con l’esborso di 10 euro, per fare un esempio, si può usufruire di un pasto di 20 euro completo fino al dolce.

Per informazioni si può chiamare il 338.7081857

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