Il Tar dice no alla discarica di Porta Neola: la vittoria del territorio prenestino
Con sentenza numero n°12642 il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della DAF per la discarica di Porta Neola. Una vittoria per il territorio prenestino, vinta da Alp assieme ai comuni di di Poli (capofila), Gallicano Nel Lazio, Casape e San Gregorio da Sassola. In questa opposizione, rappresentati e difesi dall’Avvocato Ignazio Tranquilli, si evidenzia come l’unione della società civile e delle amministrazioni segna risultati importanti per la difesa del territorio e della vivibilità delle comunità che lo vivono.
Quei luoghi non saranno discariche – si legge in una nota di Alp – ma andranno tutelati con aree protette per le loro ricchezze naturali, ambientali e economiche. Un doveroso ringraziamento all’avvocato Ignazio Tranquilli per la sua professionalità e passione, un grande difensore di questo comprensorio.
Questa sentenza – dichiara il Sindaco di Poli Federico Mariani – pone un importante sigillo a salvaguardia di un’area preziosa caratterizzata da coltivazioni biologiche, da sentieri escursionistici pittoreschi, da un ambiente in cui la fauna trova un habitat sano e protetto. Da parte nostra, continueremo compatti a presidiare questo nostro straordinario territorio! Colgo l’occasione – conclude Mariani – per esprimere un caloroso ringraziamento all’Avvocato Ignazio Tranquilli che, prima ancora di vincerla, ha creduto nella causa, impegnandosi a fondo come grande protagonista del foro romano e, soprattutto, come persona consapevole e sensibile ai problemi del territorio e dell’ambiente”.
LA BATTAGLIA SUI MONTI PRENESTINI
L’azione di contrasto era stata avviata già a febbraio del 2021 da parte dei Sindaci del comprensorio, coordinati dal Sindaco di Poli Federico Mariani, il quale, con due diverse lettere a firma congiunta, aveva chiesto un incontro prima al Responsabile nazionale della Protezione civile e poi al Presidente della Regione Lazio per cercare di impedire un simile scempio.
LA BATTAGLIA IN PROVINCIA DI ROMA
La quinta sezione del Tar Lazio ha bocciato anche la compatibilità ambientale rilasciata dalla Regione Lazio relativamente alla trasformazione della discarica di Magliano Romano da impianto per inerti a impianto di smaltimento dei rifiuti urbani per oltre 800mila mc. Tra le censure mosse dai giudici amministrativi la mancata effettuazione della valutazione di incidenza, l’assenza di valutazioni sia sull’effettivo impatto della discarica sulla falda acquifera sia sulla barriera geologica. Il ricorso accolto era stato presentato dall’Associazione Ecologica Monti Sabatini.