
In 1800 si presentano al concorso dell’Asl Roma 6: sindacati chiedono lo stop
In piena emergenza sanitaria “questo è un concorso che poteva essere rimandato”
Tutte le sigle sindacali hanno chiesto la sospensione del concorso indetto dalla Asl Roma 6 per 12 posti amministrativi. La prova che avra’ inizio dopodomani e vedra’ circa 1800 candidati riversarsi per le strade di Albano per affrontare la prima prova scritta. In piena emergenza sanitaria “questo e’ un concorso che poteva essere rimandato” spiega il segretario generale della Fp-Cgil di Roma Sud all’AGI, Fabrizio Samore’, che nei giorni scorsi ha inviato una nota congiunta al direttore Generale della Asl Narciso Mostarda per chiedere la sospensione e il rinvio delle prove concorsuali.

“I candidati arriveranno da tutto il Lazio, in un momento in cui gli spostamenti sono fortemente sconsigliati e il premier ha fatto piu’ volte appello a spostarsi solo per motivi di studio e lavoro”. Inoltre, scrivono i sindacati nella nota “si pone in evidenza il caso della Sede Legale della Asl Roma 6 di Albano Laziale, Borgo Garibaldi 12, dove recentemente si e’ sviluppato un cluster infettivo che ha visto numerosi dipendenti risultare positivi al Covid-19. Tra i positivi vi sono molti operatori della societa’ che ha in affidamento il lavoro somministrato, che da svariati anni lavorano per la Asl Roma 6. Questi, in caso di conferma dell’espletamento delle prove concorsuali, sono impossibilitati a partecipare, rinunciando dopo un lungo precariato alla tanto attesa e sperata stabilizzazione. In alternativa, sarebbero indotti ad adottare comportamenti non in linea con le indicazioni per il contenimento dei contagi, riconducibili alle tipologie sopra menzionate”.
Attualmente nell’amministrazione della Asl 6 di Albano lavorano circa 90 persone attraverso l’agenzia di somministrazione Randstad “per cui non c’e’ nessuna urgenza di svolgere questo concorso, perche’ nessun servizio rimarrebbe scoperto – continua il sindacalista – non si capisce questa urgenza che non tiene conto del fatto che ci sia in atto un’emergenza sanitaria”.