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Arte contemporanea e materiali di riciclo: a Gallicano nel Lazio torna lo spettacolo dell’antica infiorata

di Carmine Seta

 

Non fiori ma materiale di riciclo. Non copie o quadri già diffusi ma opere di arte contemporanea sia riportate sul selciato che con installazioni. Un tema che cambia ogni anno che coinvolge le scuole. Una videoripresa dei lavori in corso per coinvolgere dal vivo e con dirette social il pubblico.

Sono queste le caratteristiche uniche dell’antica Infiorata di Gallicano nel Lazio, che quest’anno ritorna alle origini dell’antica tradizione che si tramanda di generazione in generazione. L’appuntamento è per il prossimo weekend, sabato 10 e domenica 11 giugno, in occasione della festività del Corpus Domini.

a Gallicano

Le origini della festa risalgono alla fine dell’’800. Da sempre l’infiorata di Gallicano è il cuore di un paese portato nelle vie e per le piazze, è la cultura e la tradizione messe in scena dai nonni con l’aiuto dei figli e dei nipoti, è il passato, il presente e il futuro che lavorano fianco a fianco.

Quest’anno il tema dell’evento è legato al decennale del Pontificato di Papa Francesco, una scelta selezionata nelle riunioni preparatorie dei mesi precedenti che ha visto la partecipazione di curatori, artisti nazionali ed internazionali. Il lavoro di ideazione, creazione e preparazione si è trasformato in un vero laboratorio artistico di generi e tendenze artistiche che vanno dallo stile classico a quello contemporaneo passando per le ultime tendenze conosciute al grande pubblico rivisitate dalle maestre infioratrici , che sono un vero “fiore” all’occhiello della manifestazione.

Opere uniche che non hanno né copie né imitazioni perché sono realizzate ad hoc per il tema prescelto ed espressione artistica autentica degli ideatori.

Il risultato sarà un vero e proprio spettacolo artistico nel cuore del centro storico.

9 sezioni , 10 quadri, 35 disegni, 1 installazione e 1 stazione di videoproiezione. Sono questi i numeri della grande macchina organizzativa pronta ad accogliere tanti visitatori dal territorio e dalla Capitale.

La posa dell’infiorata avverrà nella notte di sabato, un attività artistica collettiva che riunisce in sè estro, artigianalità e manualità. Sarà una lunga notte di festa in cui il lavoro si alternerà a momenti di conviviali, il tutto ripreso in diretta video per amplificare il momento della condivisione.

Nella sera del sabato precedente la processione i materiali, i modelli di carta e tutto il necessario per realizzare le opere vengono portati in strada e alla 20 dopo la preghiera dell’Infioratore  si mette in moto la “grande macchina dell’Infiorata”.

Al lavoro delle ninfioratrici si è unito quello dei catechisti e dei loro studenti, dei ragazzi della terza classe delle Scuole Medie del Comprensorio Scolastico di Gallicano nel Lazio e di artisti professionisti italiani ed esteri, che si sono cimentati in questa nuova avventura.

Il nostro grande ringraziamento – spiegano gli organizzatori – va agli artisti che hanno dedicato il loro tempo prezioso per raccontarci la loro Infiorata, dai quadri di Silvia Fiorenza e Reinhard Pfingst alle installazioni sulle scale della Chiesa di S.Rocco di M’arte Studio del mastro Fulvio Merolli, che da anni ci segue e ci supporta con dedizione ed umiltà, e dell’artista Alessia Forconi

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