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La ciambella scottolata di Valmontone, origine e ricetta del prodotto tipico

a cura della redazione

Farina, uova, zucchero, olio e un pizzico di vaniglia. È racchiusa in questi elementi la ciambella scotolata di Valmontone, uno dei prodotti tipici della tradizione pasquale a Valmontone. È il dolce per eccellenza che viene offerto nelle occasioni di comunioni, cresime e matrimoni e a Pasqua si usa per la colazione accompagnato dalla corallina.

Ciambelle Scottolate, dose per 16/18 ciambelle

• 8 uova

• 1 kg di farina

• 200 gr di zucchero

• 125 gr di olio di riso

• aroma vaniglia

Come potete notare pochissimi ingredienti…grandissima bonta’.

Innanzitutto rompiamo le uova nel contenitore della planetaria, aggiungiamo lo zucchero e montiamole bene ad una velocita’ media anche per mezz’ora.

Eh si…alla fine il composto deve risultare cosi’ denso e spumoso che (come diceva mamma) sollevandolo con un cucchiaio deve scrivere. (Senza planetaria il passaggio e’ lo stesso ma con le fruste elettriche).

Uova e zucchero

A questo punto aggiungiamo l’olio, l’aroma vaniglia e poco alla volta la farina.

L’impasto comincera’ ad indurirsi ovviamente e va bene cosi’ quindi togliamo la frusta e mettiamo il gancio che si utilizza per i lievitati e sempre ad una velocita’ media lasciamo che lavori…questa fase deve durare almeno un’ora.

Di tanto in tanto vi consiglio di spegnere l’impastatrice per evitare danni e di pulire il gancio.

Quando l’impasto si attorcigliera’ tutto intorno al gancio e’ ben pronto!!!! (Senza planetaria dovrete lavorare a mano il tutto comunque almeno per un’ora.). Insisto su questi punti perche’ la buona riuscita delle ciambelle scottolate e’ la lavorazione.

Trasferiamo il composto pronto su di un piano…se e’ ben lavorato non vi servira’ ne’ farina ne’ olio…compattiamo la palla e facciamo la prova del taglio…ovvero tagliamolo a meta’…se e’ lavorato bene non ci saranno buchi.

Impasto senza buchi

Vi consiglio ora di farlo riposare un po’….quanto volete…piu’ riposa meglio e’. Tanto non screscono!!!! Bene…ora stacchiamo mano a mano dei piccoli pezzi…allunghiamoli e formiamo una ciambellina…non molto grandi…piccole e cicciottelle 😆 Poi con un coltellino facciamo un paio di taglietti dalla meta’ verso il piano come a formare delle virgole. Nelle foto si vede bene

.

mentre le fate lasciatele sul piano ma vi consiglio in questo caso di ungerlo per evitare che si attacchino.

Ora lasciamole di nuovo riposare il piu’ possibile…quanto non importa…piu’ le lasciate e meglio e’.

Ora veniamo alla prima fase di cottura…infatti queste ciambelle vanno prima lessate e poi cotte in forno.

Mettiamo quindi sul gas una capiente pentola con acqua, aggiungiamo 2 o 3 cucchiai di olio e portiamo ad ebollizione.

Quando bolle lessiamo le ciambelle mettendone non piu’ di 5 alla volta…altrimenti si attaccano.

Dobbiamo aspettare che tornano in superficie…pero’ attenzione perche’ nonostante l’olio potrebbero attaccarsi su fondo…quindi dopo qualche minuto che le abbiamo messe con una spatola stacchiamole delicatamente e aspettiamo che salgano.

A questo punto le possiamo togliere e appoggiarle su un piano coperto da una tovaglia.

Bene…una fase e’ finita…ora per cuocerle in forno bisogna aspettare almeno 12 ore…infatti sarebbe opportuno lessarle la sera cosi’ la mattina dopo possono essere cotte. Non spaventatevi se le noterete brutte…e’ normale.

Ciambelle lessate

FASE FINALE!!!! Accendere il forno in modalita’ statico e farlo scaldare mettendo una temperatura a 190 gradi. Foderare una placca da forno (io utilizzo il piatto del forno stesso), foderarla con abbondante carta da forno (io ne ho messa 4 fogli), mettere le ciambelle tante quante ne entrano e infornare. Per 10 minuti lasciamole a quella temperatura…poi abbassiamo a 170 gradi per altri 40 minuti. Durante la cottura nonostante l’assenza del lievito si gonfieranno ma dentro rimarranno chiuse e friabili. Una volta fredde le potete mettere o dentro una scatola o in una busta…si mantengono per giorni!!!

Spero di essere stata il piu’ possibile chiara…se avete tempo provatele…anche dopo passata pasqua perche’ sono buone in ogni momento dell’anno.