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La danza degli storni sopra i cieli della provincia di Roma

a cura della redazione

 

Da alcuni giorni i cieli sopra la provincia di Roma si riempiono di stormi di uccelli, anche con migliaia di esemplari a volteggiare su un’area circoscritta, fino a quasi ad oscurare il sole come una nuvola di passaggio. Il fenomeno, insolito in questa portata, sta portando migliaia di cittadini a guardare verso l’alto domandandosi il motivo di questa presenza. 

Un volteggio compatto, in alcuni casi, con centinaia di uccelli che disegnano figure nel cielo e volano in grossi stormi.

Spostarsi in modo simultaneo, secondo la scienza, è un comportamento antipredaotorio. Lo storno deve difendersi, ad esempio, dal falco pellegrino e così vola in formazione, creando una nuvola molto compatta che disorienta il predatore.

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Come riporta Natural Geographic questo fenomeno è noto in particolare in relazione allo storno europeo, o storno comune, una delle specie di uccellipiù abbondanti e adattive al mondo.

Il fisico dell’Università di Roma Andrea Cavagna ha trascorso gli ultimi 16 anni a studiare come gli storni riescano a sincronizzare i loro movimenti con tale grazia e precisione. Per farlo, ha creato sofisticati modelli 3D degli stormi di storni che volteggiano sopra Piazza dei Cinquecento a Roma dove la popolazione di questi uccelli è raddoppiata nell’ultimo decennio fino a raggiungere circa un milione di esemplari.

Insieme alla sua collega ricercatrice e compagna Irene Giardina, Cavagna raccoglie dati utilizzando tre videocamere sincronizzate ad alta velocità posizionate sul tetto del Palazzo Massimo durante la migrazione invernale degli storni.

“Tutti gli inverni siamo stati ‘appollaiati’ lassù al freddo e alle intemperie, notte dopo notte”, racconta Cavagna. “Eravamo solo noi e le statue del museo”.

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