
La lunga notte dell’infiorata: come si preparano i comuni prenestini
a cura della redazione
Da Genazzano a Gallicano passando per Palestrina e Valmontone: giovani, associazioni e maestri infioratori si preparano nel weekend per la lunga notte dell’infiorata.
Una tradizione molto sentita nel territorio prenestino che ha radici antichissime.
E’ il cuore di un paese portato nelle vie e per le piazze, è la cultura e la tradizione messe in scena dai nonni con l’aiuto dei figli e dei nipoti, è il passato, il presente e il futuro che lavorano fianco a fianco.
La creazione del disegno e la posa iniziano nella giornata antecedente alla processione, per garantire la freschezza e l’integrità della composizione .
A Gallicano l’infiorata quest’anno torna alle origini. Qui la particolarità è che non vengono usati fiori ma materiali di recupero e il tema è un grande quadro di arte contemporanea, la più grande opera d’arte mai vista in esposizione nel centro storico.
Fiori e petali comporranno i quadri delle infiorate di Valle Martella, Palestrina, Castel San Pietro e Valmontone. A Genazzano invece ritornerà la mini infiorata. Così si chiama la rappresentazione del Corpus Domini che precede di un mese quella più grande del 2 luglio che è valso al comune prenestino il titolo di Guinness dei primati per aver realizzato il tappeto più lungo del mondo.