Un viaggio continuo alla ricerca delle radici di una terra, dei suoi valori e delle sue intime connessioni.

La storia della colonna dell’infame: a Frascati studenti e autorità si confrontano sulla giustizia del domani

a cura della redazione

 

Siete il futuro di questo Paese, credo che la giustizia sia uno dei temi più belli su cui confrontarsi con i giovani”. Con queste parole rivolgendosi agli studenti del liceo Cicerone la sindaca di Frascati Francesca Sbardella ha introdotto l’iniziativa dal titolo La storia della colonna infame: quando la giustizia è ingiusta organizzato  dall’ associazione Casa delle Culture, in collaborazione con il liceo Cicerone e con il patrocinio dal Comune di Frascati.

Un evento voluto fortemente da Antonio Rugghia, presidente della casa delle Culture, da sempre impegnato sui temi della giustizia e della Difesa, che ha sottolineato l’importanza storica del testo di Manzoni adattato ai tempi moderni.

La colonna è l’emblema dell’infamia dei giudici, che condannarono due innocenti. Secondo Alessandro Manzoni, che ne scrive in un’aggiunta all’edizione de I promessi sposi del 1843, la colonna simboleggia la superstizione e l’iniquità dalla giustizia degli spagnoli che nel XVII secolo controllavano parte del Nord Italia. Il monumento, inoltre, rappresenta la riproducibilità del male nella storia.

Il tema della giustizia ingiusta è stato al centro degli interventi di don Vittorio Trani, cappellano del carcere di Regina Coeli e  Giancarlo Amato, procuratore della Repubblica di Velletri che hanno portato ai numerosi giovani presenti in sala esempi di vita e casi emblematici su cui riflettere.

Inefficienze del sistema, garanzie a tutela dei cittadini, funzione rieducativa della pena, condizioni di vita in carcere.

 L’intervento introduttivo sull’opera del Manzoni del professor Emanuele Cuccagna ha lasciato spazio ai bellissimi lavori sull’opera del Manzoni con riflessioni sui tempi moderni degli studenti.

A coordinare l’incontro Silvia Mari dell’agenzia DIRE. Le docenti Antonella Di Nunzio, Marta Elisei, Ilaria Martufi, Valentina Violo, hanno curato la preparazione degli studenti all’evento.