
Paris: “Vi racconto la mia Labico. Ecco perchè ho deciso di fare un passo di lato”
Il mio non è un passo indietro ma un passo di lato”. Così l’assessore Benedetto Paris annuncia la sua volontà di non ricordarsi al Consiglio comunale alle prossime elezioni in programma il 12 giugno.
È una decisione dettata da motivi personali – spiega Benedetto Paris a Monti Prenestini. L’attività di assessore è per me inconciliabile con quella di funzionario di una pubblica amministrazione e genitore di due piccoli. Voglio dedicarmi di più alla mia famiglia, come credo sia giusto, e a fare bene il mio lavoro. Continuerò di certo a fare politica, è una passione che mi porto avanti da quando sono bambino e nel rispetto delle mie funzioni a livello locale e provinciale nel Partito Democratico voglio continuare a portare avanti le mie battaglie sul fronte sociale e dei diritti”.
Era il 2007 quando Benedetto Paris mette per la prima volta piede in Consiglio comunale. Tanti anni di “sana gavetta” e di impegno politico a livello territoriale e regionale. Poi arriva la rivoluzione di Labico Bene Comune, con cui è eletto con il record di preferenze nella storia labicana, contribuendo in modo determinante al successo di un movimento che in questi anni è riuscito a infondere un profondo cambiamento al tessuto socio-economico locale. Da città dormitorio, oggi Labico è un fiore all’occhiello del territorio casilino a sud di Roma: la crescita delle attività commerciali, l’attenzione ai giovani e alle famiglie ne fanno oggi un comune “modello” per sostenibilità e visione del futuro.
“Labico bene comune era la nostra risposta a quel sistema di interessi privati che governava il paese – spiega l’assessore. Oggi a distanza di anni continuiamo a sostenere con forza quell’idea di un Comune diverso, che accompagna la crescita di famiglie e imprese nei tempi moderni. È stata un’esperienza ricca di soddisfazioni. Il tema della famiglia – spiega Paris – ha dettato ogni nostra scelta. Abbiamo studiato meccanismi di riduzione delle tasse in base all’Isee, riformando regolamenti vecchi e superati. Abbiamo fortemente sviluppato i servizi per l’infanzia e creato progetti per i disabili, per cui prima il comune era veramente all’anno zero. Abbiamo poi introdotto sostegni economici per l’affitto, per cui oggi aiutiamo 21 famiglie con fondi del Comune e della Regione e rivoluzionato il sistema dei contributi economici con il Regolamento che ha previsto precise procedure pubbliche trasparenti. Grazie ai fondi Covid abbiamo inoltre erogato buoni alimentari per oltre 160 famiglie in un anno. Labico – continua Paris – è un comune complesso: con soli 6500 abitanti ha i problemi di una periferia romana, da gestire con piccoli fondi. Siamo il comune più giovane del Lazio, un orgoglio ma anche un onere per noi amministratori. La famiglia media di Labico è composta da ragazzi intorno ai 40 anni con almeno un figlio, spesso senza rete di supporto familiare alle spalle e questo comporta fragilità e bisogni a cui abbiamo cercato di dare risposte in questi anni. Ora ci attendono nuove sfide. Ripongo piena fiducia in Danilo Giovannoli – continua l’assessore – un sindaco che ha saputo interpretare il cambiamento in atto e fare squadra con tutto il comprensorio, a cui andrà tutto il mio sostegno a queste elezioni e nel percorso successivo affinché il progetto Labico Bene Comune possa continuare a dispiegarsi nei prossimi cinque anni, continuando e migliorando quanto impostato in questo primo mandato .
Le nuove sfide? A breve presenteremo un rapporto sulla condizione socio economica della popolazione di Labico. Da questo studio e da quelli sulle politiche di genere e sulle giovani generazioni stanno emergendo dati interessanti sui bisogni e le nuove domande. Ecco, credo che bisognerebbe ripartire da qui per dare quella risposta di futuro che ci meritiamo, tenendo conto della qualità degli spazi e dei servizi nelle periferie, della necessità di sviluppare nuovi servizi ed aree urbane, ma anche di un centro storico che ha bisogno di essere tutelato e vissuto, dei giovani che hanno scelto il nostro futuro, magari recuperando luoghi della nostra identità Non è facile mantenere sempre questo equilibrio – continua Paris – ma sono fiducioso in questa squadra”.