Un viaggio continuo alla ricerca delle radici di una terra, dei suoi valori e delle sue intime connessioni.

Le Foibe e l’esodo degli italiani: così Poli ricorda


Nei locali della Biblioteca, insieme agli studenti di terza media

Il Comune di Poli, venerdì 7 febbraio, nei locali della Biblioteca, insieme agli studenti di terza media, commemorano il “Giorno del Ricordo” con la proiezione del film “Il cuore nel pozzo”, una serie di letture tratte dal libro “Foibe Rosse, Vita di Norma Cossetto, uccisa in Istria nel ‘43” e l’esposizione della bandiera a mezz’asta.


L’8 settembre del 1943, con l’annuncio dell’entrata in vigore dell’armistizio di Cassibile, i partigiani di Tito danno inizio agli eccidi delle foibe. Le uccisioni di italiani (nel periodo tra il 1943 e il 1947) furono almeno 20 mila, gli esuli italiani costretti a lasciare le loro case oltre 350 mila. Le zone colpite furono quelle del Venezia-Giulia e dell’Istria, territori in cui a oggi sono state trovate più di 1.700 foibe. Le foibe sono voragini rocciose a forma di imbuto rovesciato, create dall’erosione di corsi d’acqua, tipiche della regione carsica del Friuli-Venezia Giulia e dell’Istria, appunto.
Il massacro ebbe termine il 10 febbraio del 1947, giorno in cui furono firmati i trattati di pace di Parigi.
Il 10 febbraio del 2005 il Parlamento italiano ha deciso di dedicare la giornata a tutte le vittime delle foibe, e degli italiani costretti all’esodo, denominandola “Giorno del Ricordo”.