L’importanza della musica nella crescita del bambino. I consigli della Farmacia Giovannone
Numerosi studi hanno dimostrato che la musica contribuisce allo sviluppo delle capacità intellettive dei bambini, distinguere i suoni aiuta la comprensione e stimola la fantasia. L’ascolto di suoni e melodie stimola diverse parti del cervello e, in particolare nei più piccoli, ne modifica la struttura ancora relativamente plastica. Maria Montessori ha parlato diffusamente della “mente assorbente” dei bambini. Un ambiente ricco di buoni stimoli favorisce la crescita serena ed equilibrata di un bambino.
Per questo i giochi musicali Chicco della linea Happy Music sono un’ottima idea regalo perchè pensati per rendere il bambino protagonista della sua musica, lasciandogli la libertà di esplorare diversi generi musicali e scoprire i suoi suoni preferiti. Presso la Farmacia Giovannone di Zagarolo, è possibile trovare tutta la linea di giochi musicali per ogni fase di crescita.
TAPPE DELLA SENSIBILITA’ MUSICALE
0 MESI +
Appena nato tutti i suoni dell’ambiente attirano l’ attenzione del neonato: sbatte le palpebre, spalanca gli occhi e gira la testa verso la fonte sonora. Ha un udito particolarmente sensibile e prova fastidio per i rumori forti ed improvvisi. Ama addormentarsi con la musica dolce e melodiosa, come quella del carillon.
9 MESI +
Solo dopo i nove mesi il bambino inizia a piacergli far “musica” e produrre suoni con tutto quello che gli capita a tiro. Scopre che riesce ad impugnare i primi oggetti
e a produrre, ancora senza un’approfondita consapevolezza, i primi rumori.
18 MESI +
Il bambino ha un senso innato del ritmo. Possiede anche le abilità motorie necessarie per muoversi “ballando” quando ascolta la musica. Ritmo e metrica, finalmente, iniziano ad andare di pari passo.
2 ANNI +
Il bambino comincia a vocalizzare, sia imitando dei motivi ascoltati, sia inventandone di nuovi. Che bello cantare con i grandi!
3 ANNI +
Il bambino inizia a battere le mani a tempo con la musica e a rispettare il ritmo delle canzoni.
5-99 ANNI
Sotto la doccia o sul palco di un grande teatro, il bambino (e l’adulto che diventerà) non smette mai di cantare, perché la musica offre grandi momenti di gioia, emozione e spensieratezza.
INQUINAMENTO ACUSTICO
Spesso noi adulti (e di conseguenza i nostri bambini) viviamo in un mondo sovraccarico di stimoli sonori; più un inquinamento acustico che una fonte di benefica armonia. In molte case la televisione è sempre accesa, anche se nessuno la guarda, come un sottofondo costante.
È invece importante che i bambini imparino a riconoscere e distinguere un suono dall’altro e non a essere circondati da una massa sonora indistinta. Perché, come ha scritto la grande autrice francese Marguerite Yourcenar, “la musica è l’eccedenza di un grande silenzio”: non esiste suono, se non esiste il silenzio.
MUSICA IN FAMIGLIA
Un ambiente familiare musicalmente stimolante è quello in cui i genitori cantano con i propri bambini, propongono l’ascolto di canzoni e giocano tra ritmi e note. Fare musica per e con gli altri rafforza le relazioni all’interno della famiglia ed è un terreno favorevole per lo sviluppo delle esperienze musicali future del bambino.
FARE MUSICA CON GLI ALTRI
Ascoltare e fare musica in famiglia, giocando con la voce e con gli oggetti quotidiani che producono suoni, rafforza il legame affettivo tra il bambino e l’adulto, ed è fonte di benessere perché potenzia il senso di appartenenza. I bambini, infatti, hanno bisogno di “sentirsi parte”, di fare le cose insieme, di essere membri di un gruppo e non sentirsi soli.
FARE MUSICA PER GLI ALTRI
Produrre musica per gli altri migliora l’autostima e il senso di autoefficacia nei bambini, se gli adulti li sanno opportunamente valorizzare e incoraggiare. Che bello suonare i coperchi per mamma e papà (un po’ meno per i vicini)!