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Mafie. L’ “Operazione Tritone” si allarga ai Castelli Romani: 12 gli arresti per spaccio

a cura della Redazione

Associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio. È questa l’ipotesi di reato della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma nei confronti di 12 soggetti, cittadini italiani e albanesi. 

A dare esecuzione all’ordinanza che dispone misure cautelari personali nelle province di Roma e Reggio Calabria, sono i Carabinieri del Comando provinciale di Roma, con il supporto di quelli del Comando provinciale di Reggio Calabria. 

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L’attività di indagine si inserisce nella più ampia indagine “Tritone”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e che, nel febbraio 2022, aveva disarticolato una radicata locale di ‘ndrangheta nei comuni di Anzio e Nettuno, dedito non solo al traffico di sostanze stupefacenti ma anche al condizionamento della vita politica locale e al controllo delle attività economiche e degli affidamenti degli appalti locali.

In particolare, nell’indagine Tritone era stato documentato come uno degli ‘ndranghetisti, avente la capacità di importare ingenti carichi di narcotico dal Sud America, al fine di ottenere ulteriori ricavi, avesse espanso le proprie attività di vendita dello stupefacente dai comuni di Anzio e Nettuno ai comuni di Rocca di Papa e Grottaferrata intrecciando qui i propri affari con quelli del sodalizio, composto dagli odierni indagati.

Le indagini, condotte dai Carabinieri di Via In Selci, hanno consentito di ricostruire numerose cessioni di cocaina nonché di documentare le capacità logistiche della consorteria che per le importazioni di narcotico aveva anche la disponibilità di un pilota di un aereo privato e di un avio superficie ricadente nel comune di Nettuno.

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