Minorenni pestate alla fermata dell’autobus: poi scoppia il parapiglia con i poliziotti: follia vicino Roma
I poliziotti del commissariato Tivoli-Guidonia hanno arrestato due uomini e una donna, H.M. di anni 34, D.A.G. di anni 34 e P.A., di anni 42, tutti con precedenti. Nella serata del 7 settembre 2022 la volante del commissariato è intervenuta a Tivoli Terme, in via Tiburtina, per la segnalazione di una donna in escandescenza. Sul posto gli operanti hanno trovato P.A., in evidente stato di forte agitazione, che dopo essersi scagliata contro gli agenti si è indirizzata verso una fermata dell’autobus aggredendo con calci e pugni due ragazze minori lì presenti.
Il tutto senza un apparente motivo.
L’intervento dei poliziotti, finalizzato a far desistere la donna dalla violenta aggressione, è stato ostacolato da H.M. e D.A.G., tanto che sul posto è giunta velocemente in ausilio altro personale del commissariato di Tivoli che, a fatica, riusciva a interrompere gli impeti dei due soggetti, bloccandoli. La situazione ha visto momenti di tensione quando dai palazzi adiacenti del quartiere ‘Borgonovo’ di Tivoli Terme, sono scesi in strada numerosi residenti, tra cui parenti e conoscenti delle due minori aggredite, allo scopo di difenderle e, nel contempo, di aggredire i fermati. Solo il sopraggiungere di altre pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri ha evitato il peggio, consentendo agli operanti di mettere in sicurezza i fermati e di accompagnarli al commissariato.
A causa della violenta resistenza opposta dagli indagati nelle fasi dell’arresto due agenti hanno riportato lesioni e sono ricorsi alle cure mediche presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Tivoli. Gli indagati sono stati tratti in arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria di Tivoli, la quale dopo la convalida dell’arresto ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Uno degli indagati è stato anche deferito in stato di libertà per aver danneggiato una porta del commissariato di Polizia e alcuni suppellettili.