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Monti Prenestini, terra della Rosciola: sabato l’incontro a San Vito

Quattro comuni uniti per la tutela della Rosciola nel settore dell’olivicoltura. È questo l’obiettivo del progetto sulla biodiversità portato avanti dal Gal Terre di Pregio in collaborazione con i Comuni di San Vito Romano, Genazzano, Olevano Romano e Pisoniano, l’ARSIAL ed il CNR di Perugia.

Kai Poke Palestrina
A Palestrina

Un’iniziativa avviata oltre un anno fa finalizzata ad acquisire dati per l’individuazione di biotipi autoctoni nel settore della olivicoltura in riferimento alla cultivar “rosciola”. Sabato 9 aprile alle ore 17 presso la sala Conferenze di San Vito Romano si svolgerà la prima conferenza per capire a che punto è il progetto nell’ottica di nuove prospettive di tutela e valorizzazione. Interverranno il sindaco di San Vito Maurizio Pasquali, il primo cittadino di Olevano Umberto Quaresima tecnici ed esperti di Assolivol e Cnr che spiegheranno il metodo fin qui utilizzato.

Il progetto è ambizioso e si pone l’obiettivo di caratterizzare la cultivar al fine di valorizzarne il prodotto ed aiutare lo sviluppo di un settore agricolo che può offrire importanti ricadute per il territorio dei Monti Prenestini.

È una cultivar caratteristica del centro Italia, con origine nel Lazio, dove è coltivata prevalentemente in provincia di Roma, sui Monti Prenestini, nei comuni di Affile, Bellegra, Genazzano, Gerano, Olevano Romano, Roiate, San Vito Romano, Cave, Palestrina, Zagarolo, San Cesareo e Gallicano nel Lazio. L’entrata in produzione è tardiva; fiorisce a metà stagione. La pianta è caratterizzata da produttività elevata e costante. La produttività è alta e costante. La raccolta viene effettuata prevalentemente a mano o a mezzo di pettini meccanici; le drupe hanno scarsa resistenza al distacco. Il suo olio è tendenzialmente dolce, leggermente fruttato con sentori di mela e di colore chiaro.