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No alla discarica a Porta Neola, prima udienza in tribunale

L’incendio del TMB di Malagrotta ripropone in modo drammatico l’emergenza rifiuti nella Capitale. 4 Amministrazioni locali e 7 Associazioni del comprensorio ad Est della metropoli si uniscono per rinnovare l’opposizione al potenziale scempio della discarica di Porta Neola.

A San Cesareo
Le Amministrazioni Comunali di San Gregorio da Sassola, Gallicano nel Lazio e Casape, coordinate dal Comune Capofila di Poli e le Associazioni Italia Nostra Onlus, Circolo Legambiente di Tivoli, Aefula di San Gregorio da Sassola, Brain Community APS Monti Prenestini, Il Cammino Possibile di Roma, Le Donne del Vicolo di Poli, Sentiero Verde Aps/Ets di Roma, in rappresentanza e coordinate da Alp – Alleanza Prenestina, hanno affidato all’Avvocato Ignazio Tranquilli, cittadino del comprensorio già professionalmente impegnato in passato sulla vicenda, la presentazione dell’Atto di intervento ad opponendum al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio contro il ricorso promosso dalla DAF srl finalizzato all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie all’apertura della discarica di Porta Neola.
L’intervento intende supportare le posizioni contrarie alla discarica della Regione Lazio, del Ministero della Cultura, della Città Metropolitana di Roma e del Comune di Tivoli, già costituitesi in giudizio con le rispettive avvocature.
La data della prima udienza è fissata per il prossimo 15 luglio 2022.
Amministrazioni e Associazioni ribadiscono ancora una volta, impegnandosi direttamente anche da un punto di vista giudiziario, la loro ferma opposizione ad un intervento irrazionale e devastante contro il quale hanno già raccolto le adesioni di migliaia di cittadini.
L’intera Comunità locale è ormai incamminata verso un futuro di sostenibilità – si legge in una nota di Braincommunity –  conservazione e qualità della vita che intende perseguire con l’istituzione di aree protette e con la valorizzazione dello straordinario patrimonio storico-archeologico, naturale e paesaggistico del proprio territorio. È un percorso istituzionale già avviato, un cammino che vede la Regione Lazio e il Ministero della Cultura, con le sue articolazioni territoriali, impegnate a sostenerlo e renderlo attuabile.
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