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Scossa di terremoto a Ciciliano: paura sui Monti Prenestini

Dopo il sisma di oggi a Colonna, la terra è tornata a tremare in provincia di Roma. L’episodio è avvenuto intorno alle 22,24. Dai primi dati dell’Ingv, il sisma è stato localizzato nella zona di Ciciliano, l’altra parte del versante Prenestino in direzione Tivoli.

È il terremoto più forte registrato oggi nella Penisola.

Questi i primi dati

La magnitudo è stata di 3.4, a 10 chilometri di profondità.

L’epicentro è a 2 chilometri da Ciciliano, vicino Guadagnolo.

  • 11-04-2022 20:21:13 (UTC) 11 minuti, 58 secondi fa
  • 11-04-2022 22:21:13 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.952012.9240 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma.

Il sisma è stato chiaramente avvertito a Poli, Capranica, Castel San Pietro, Rocca di Cave, Bellegra, Olevano, San Vito, Genazzano, Cave, Artena, Valmontone e Palestrina, oltre a tutto il versante est fino a Castel Madama. Sui social arrivano segnalazioni anche da Anagni: nessun effetto invece sul versante Casilino da San Cesareo a Colonna.

A Cave
IL PRECEDENTE

11 giorni fa il sito Ingv segnala un altro episodio sismico a Ciciliano. In quel caso, il primo aprile, si verificò un terremoto di 2.2 a un chilometro di profondità.

Simili le coordinate geografiche: (lat, lon) 41.955012.9310 ad una profondità di 9 km.

Nelle scorse settimane, grazie a un accordo con il comune di Valmontone, il dipartimento nazionale della Protezione Civile ha installato a Valmontone un sismografo per ampliare la rete di raccolta dati.

La Ran – Rete Accelerometrica Nazionale, è una rete di monitoraggio che registra gli eventi sismici.

I dati prodotti sono utili per gli studi di sismologia e di ingegneria sismica e possono contribuire a definire l’azione sismica da applicare nei calcoli strutturali e consentono di stimare gli effetti attesi sulle costruzioni e sulle infrastrutture.

La RAN – Rete accelerometrica nazionale- attualmente è costituita da 647 postazioni.

I dati raccolti in tempo quasi reale sono poi resi disponibili su questo sito:

ran.protezionecivile.it.

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