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Nuovo Dpcm, ministero Istruzione invia nota alle istituzioni scolastiche


Ecco tutte le novità che riguardano le scuole

Il ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole una nota con le modalita’ di applicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato lo scorso 3 novembre. La nota ricomprende indicazioni che vanno dalla didattica digitale integrata, alla scuola in carcere e in ospedale, alla frequenza degli alunni con disabilita’ e dei figli del personale sanitario.
Il ministero ha ribadito che le scuole superiori passeranno tutte alla didattica a distanza, mentre le scuole dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione continueranno a svolgere le lezioni in presenza (nelle zone rosse la chiusura e’ estesa anche alle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado).


La mascherina diventa obbligatoria per il personale scolastico e per gli studenti con almeno sei anni di eta’, ma sono esentati dall’obbligo, oltre ai bambini con meno di sei anni di eta’, anche i docenti, gli ATA e gli studenti che non possano utilizzarla per patologie o disabilita’ certificate.
Proseguono le attivita’ convittuali, dal momento che gli studenti risiedono a pochi metri di distanza dalle aule, ma sempre nel rispetto del distanziamento sociale. Continuano anche le attivita’ scolastiche in ospedale e i progetti di istruzione domiciliare, “per i quali e’ auspicabile il proseguimento della didattica in presenza ove sia possibile garantirla”, precisa il ministero.
Per le attivita’ presso le scuole con sedi carcerarie, in particolare con riferimento alle sezioni minorili, “va garantito il diritto all’istruzione, secondo le modalita’ da concordare con i direttori degli istituti penitenziari, tenendo conto della peculiarita’ dell’utenza e del piu’ generale compito rieducativo affidato dal nostro ordinamento all’istituzione carceraria”, spiega la nota.


Le attivita’ laboratoriali continueranno a svolgersi in presenza, sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza, mentre per gli alunni con disabilita’ e bisogni educativi speciali dovra’ essere garantita la presenza, nell’ambito “di un’inclusione scolastica effettiva e non solo formale”.
Il diritto all’istruzione va garantito anche agli alunni in quarantena o in isolamento. “Il dirigente scolastico ha il compito di assicurare la funzione dell’istituzione scolastica dal punto di vista tanto didattico, sentiti gli organi collegiali, quanto amministrativo- aggiunge la nota- La varieta’ delle situazioni delle istituzioni scolastiche chiamate ad attivare la DDI in forma esclusiva suggerisce di evitare indicazioni tassative, ma di invitare a correlare le soluzioni organizzative, adottate dal DS sulla base dei propri poteri datoriali, intorno a questo principio”.