
Nuovo personale e investimenti: così l’ospedale di Palestrina guarda al futuro
Dopo il “tumulto” che ha attraversato la sanità regionale, si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel anche nei piccoli ospedali di provincia. È il caso di Palestrina dove si torna a parlare di investimenti e assunzioni di personale.
Sono questi i primi effetti dell’imminente uscita del Lazio dal commissariamento, che ha costretto per anni direzioni sanitarie e Asl a numerosi tagli e sacrifici.

Oggi a Palestrina si guarda al futuro con un po’ più di ottimismo. Sono in arrivo nuovi macchinari, da inizio anno è in funzione la telemedicina, stanno per partire i lavori per il reparto Day Surgery e si investe sul personale sia in termini di formazione che di assunzioni. Nelle scorse settimane hanno preso servizio nove operatori socio assistenziali e quattro infermieri, che si sono aggiunti ai due paramedici e all’ostetrica assunti all’inizio dell’anno. Piccoli segnali dall’alto che hanno risvegliato un rinnovato entusiasmo tra gli operatori sanitari e i medici che rivendicano l’importanza e il ruolo delle professionalità esistenti nella struttura.
Nella mattinata di oggi i dirigenti e i responsabili di reparto del Coniugi Bernardini hanno voluto incontrare il candidato sindaco Manuel Magliocchetti, da sempre in prima fila insieme al consigliere regionale Rodolfo Lena per il miglioramento dei servizi del nosocomio prenestino.
Durante l’incontro sono stati sottolineati i recenti passi in avanti in termini di organizzazione, dall’altro lato gli operatori hanno espresso la propria preoccupazione per la carenza di personale specializzato, soprattutto in vista delle ferie estive.

Un problema noto da tempo che si ripete a cadenza ciclica ma oggi non più “insormontabile”. Innanzitutto perché la Regione ha finalmente allentato le maglie per l’assunzione di nuovi giovani e poi perché è cambiato l’approccio da parte del personale che facendo squadra ha aperto un dialogo continuo con la direzione generale. In questa nuova “squadra” ci sono anche tanti operatori sociali del territorio, che con la loro opera stanno dando un contributo significativo per il miglioramento dei servizi e oggi anche la politica vuole fare la sua parte. Per questo, insieme a Manuel Magliocchetti, è stata programmata la stesura di un documento da sottoporre alla direzione dell’Asl di Tivoli per chiedere di far fronte alle nuove criticità emerse con particolare riferimento all’unico punto nascita del territorio dei Monti Prenestini. Obiettivo dichiarato: far diventare il reparto di Neonatologia un Polo di eccellenza della provincia di Roma.
Dal 2016 a oggi il reparto ha registrato un drastico calo delle nascite di quasi il 30%, passando dai 710 nati di tre anni fa ai 420 del 2018. Numeri che rispecchiano il trend nazionale, ma in provincia di Roma si registra anche una nuova capacità attrattiva delle megastrutture della Capitale, che con i servizi e la tecnologia “seducono” sempre più le future mamme. Ecco perché diventa fondamentale tornare a parlare di investimenti, nuove assunzioni e azioni di squadra nel rispetto delle singole specificità e in armonia con il comprensorio di riferimento.
Stiamo parlando ancora di piccoli spiragli, ma una volta tanto si può tornare a guardare con un po’ di ottimismo il futuro che ci attende.