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Oggi è San Martino, la “festa dei cornuti” e le tradizioni in provincia di Roma

La tradizione orale, che ormai va scomparendo, richiama spesso “proverbi e detti romaneschi” (e hanno una consuetudine quasi universale), ricorda fatti, personaggi e leggende, che sono l’espressione di una cultura popolare, che si tramanda con difficoltà ma senza essere cancellata o rimossa dalla memoria.

In questo giorno 11 novembre, in cui si festeggia San Martino, è rimasta e non solo nei Monti Prenestini, “l’usanza di assaggiare per la prima volta il vino novello, che può ubriacare, fare cioè scherzi del diavolo, perché fresco, frizzante e quindi ingannatore.”

a San Cesareo

Oggi è San Martino, ogni mosto diventa

Il mosto, già fermentato, ha perso ormai il fondo dolciastro dell’uva, assumendo sentore di vino, ma perché lo diventi veramente, anche nella sostanza, bisogna attendere i mesi di marzo o di aprile.

Il proverbio si rifà direttamente al costume del popolino romano, che festeggia l’11 novembre con pranzi e libagioni, come accadeva per il martedì grasso, in quanto successivamente cominciava il periodo liturgico dell’Avvento che prevedeva penitenze, cioè stili di vita contenuti e morigerati.

A San Martino ci si faceva anche alle beffe dei cornuti. Questa tradizione deriva dalla leggenda, presente nella mitologia latino – romana più arcaica, degli amori adulterini di Marte (di cui Martino è il diminutivo) Dio della guerra, e Venere, Dea dell’amore, che sorpresi da Vulcano, Dio del fuoco e marito della Dea della bellezza, furono da lui stesso rinchiusi in una rete di ferro per mostrarli agli Dei e averli quindi testimoni del torto subito.

Ma gli Dei dell’Olimpo lo sbeffeggiarono e lo derisero, così la delusione di Vulcano fu ancora più atroce; forse proprio in quella vicenda va collocata l’origine di “un detto” che dura da secoli: “cornuto e mazziato”.

Chi era invece  San Martino di Tours? Nacque da genitori pagani in Pannonia, l’odierna Ungheria nel 316, figlio di un ufficiale; a 15 anni venne chiamato al servizio militare in Francia e, durante la vita militare ebbe una visione, che diverrà l’episodio più noto della sua vita.

Si trovava alle porte della città di Amiens, con i suoi soldati quando incontrò un mendicante seminudo. D’impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il povero svestito.

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