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Olevano, spengono un incendio e ritrovano il cadavere di un uomo

Da dodici mesi non si avevano più tracce di lui: oggi sembra risolto il giallo di Mauro Buttarelli, per tutti Totò, scomparso il 20 luglio dello scorso anno a bordo del suo trattore. Manca ancora il riconoscimento ufficiale ma gli inquirenti e i volontari presenti sul posto  sembrano non avere dubbi

A Olevano

Il ritrovamento è avvenuto oggi presso Contrada Lanetto, nell’aperta campagna di Olevano Romano, dove alle 15 di oggi era scattato l’ allarme per l’ennesimo incendio in una zona ormai devastata dalle fiamme.

Sul posto vigili del fuoco, protezione civile e il sindaco Umberto Quaresima. Nessuno poteva mai immaginare di ritrovare in quella zona il cadavere di un uomo.

I primi testimoni hanno avvistato un trattore di colore rosso, proprio come quello di Mauro, ai bordi di un fossato dove corre un piccolo ruscello. Il corpo dell’uomo era riverso a terra, vicino la fonte d’acqua.

Da qui è scattato l’allarme.

A Olevano

Sul posto si sono precipitati nel giro di pochi minuti le forze dell’ordine. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato affidato ora all’autorità giudiziaria per il riconoscimento ufficiale.

Siamo davvero addolorati – commenta a Monti Prenestini il sindaco Umberto Quaresima. Nessuno poteva immagina un epilogo del genere. Attendiamo il riconoscimento ufficiale, non posso che epsrimere in questo momento tutta la mia vicinanza alla famiglia.

LA STORIA DI MAURO

Totò, così lo chiamavano gli amici, era stato visto l’ultima volta a bordo del suo trattore rosso, con il relativo carrello e il trincia sementi, al bivio di Olevano Romano.

Per me non si tratta di una scomparsa volontaria. Non credo sia stato un malore, se così fosse il trattore si sarebbe trovato. Gli hanno fatto qualcosa. Aiutateci a trovare Mauro. Chi sa qualcosa parli. Aiutatemi.

Questo l’appello della famiglia alla nota trasmissione Chi l’ha visto. L’ultima cella telefonica agganciata dal cellulare di Mauro era in contrada “La Puglia” dove si erge il santuario della SS Annunziata, in una zona caratterizzata da una fitta vegetazione con strade impervie a strapiombo sulla campagna.

Le ricerche condotte con droni e cani molecolari non avevano dato mai alcun esito.
(foto d’archivio)

Il caso