Palestrina, da domani si passa 100 posti covid. L’Asl: “Nessun smantellamento di ginecologia”
26 posti in urgenza, 53 in medicina, 8 in subintensiva e 10 in chirurgia per un totale di 97 posti letto. È questa la nuova disposizione nell’ospedale Coniugi Bernardini, che si conferma primo avamposto in provincia nella battaglia alla pandemia.

A oggi l’ospedale dei Monti Prenestini accoglie 72 malati covid provenienti dalla provincia e dalla Capitale. Secondo il piano della Regione da domani si aggiungeranno altri 25 posti. Sono stati eseguiti i controlli e predisposte tutte le misure necessarie per il bio-contenimento.
Una condizione dettata dall’emergenza del momento, ma secondo gli esperti “il picco è stato raggiunto”.
L’augurio è che sia l’ultima volta per l’ospedale Coniugi Bernardini, costretto già a due riconversioni in due anni.
La programmazione del futuro ospedale è già iniziata con l’assunzione di nuovi medici e l’arrivo di primari. Eppure in questi giorni incombe la polemica sul presunto smantellamento del reparto di ginecologia e ostetricia, fiore all’occhiello del presidio prenestino nel periodo pre-covid. A sollevarla il sindaco della città Mario Moretti che in un comunicato pubblicato ieri (LEGGI QUI) aveva contestato la decisione della Asl Roma 5.
Oggi, puntuale, è arrivata la smentita del direttore dell’azienda saniutaria locale Dottor Giorgio Santonocito.
Non è in atto alcuna azione di smantellamento del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di #Palestrina. Alla luce della necessita di dotare con urgenza, un ulteriore assetto ostetrico – ginecologico, per la gestione dei pazienti COVID presso il DEA di Tivoli al fine di assicurare la separazione dei percorsi e scongiurare ipotesi di diffusione del virus in ambito ospedaliero” l’Azienda ha disposto il temporaneo utilizzo presso la struttura di Tivoli delle attrezzature già in dotazione nel Reparto di Ostetricia – Ginecologia di Palestrina e sono state immediatamente avviate le procedure per la loro pronta sostituzione alla ripartenza delle ordinarie attività del Presidio stesso, conseguentemente alla chiusura del COVID Center.