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Palestrina, la città ricorda Angelo Vassallo

Oggi si a Palestrina è svolta la commemorazione in onore di Angelo Vassallo, nel 12º anniversario del suo assassinio di stampo mafioso, avvenuto il 5 settembre del 2010. 

Lo scorso 19 marzo era stata deposta una targa in sua memoria nel giardino della sede comunale di Palazzo Verzetti, dove oggi, insieme al Circolo Culturale Prenestino “Roberto Simeoni”, sono stati deposti due mazzi di fiori: dodici rose rosse, come dodici sono gli anni trascorsi dalla sua morte, e dei gigli bianchi, simbolo di purezza e del suo incessante impegno per la salvaguardia dell’ambiente.

a Palestrina

Custodiamo la sua memoria e i valori che, attraverso il suo esempio, ha saputo trasmettere a tutti noi ed in particolare alle nuove generazioni; per questo siamo particolarmente contenti che oggi siano stati presenti e siano intervenuti con le loro parole i rappresentanti del Consiglio Comunale dei ragazzi e dei giovani.

Il presidente del Consiglio Comunale Simone Coccia, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, è intervenuto ricordando il “Sindaco pescatore”, come era soprannominato Angelo Vassallo, e ha condiviso con i presenti queste parole del fratello di Angelo, Dario Vassallo.

Angelo cercava la bellezza, in poche parole, la bellezza in tutte le cose che faceva e il mare è una delle bellezze, dove per bellezza si intende non solo una cosa estetica, ma qualcosa che modifica l’animo e che, nello stesso tempo, porta una ricchezza economica, ma bisogna saperla gestire”. “Bisognerebbe ricordare alla gente cos’è la bellezza, aiutare a riconoscerla e a difenderla.” – I cento passi (2000)

All’evento odierno è intervenuto a nome del Circolo Simeoni anche Matteo Pellegrini, responsabile del Settore giovani.

Angelo era un sindaco – ha spiegato Pellegrini nel suo intervento – ma prima di tutto un uomo che amava la sua terra e ha costruito da sempre nel suo impegno politico un progetto basato su una riqualificazione del territorio di Pollica, nei suoi mandati ha svolto importanti lotte; quali quella delle droghe, dell’impatto ambientale e della lotta contro la criminalità organizzata. Quest’ultima l’ha ucciso il 5 settembre del 2012, togliendo alla nazione intera un uomo che faceva bene comune, un uomo di cui oggi avremmo bisogno. Ricordarlo è di fondamentale importanza per le nuove generazioni, affinché il suo spirito possa camminare in ognuno di noi.”