
Palestrina, la movida si ferma e il commissario rettifica l’ordinanza. Problema risolto?
di Carmine Seta
Controlli rigidi e regole più stringenti hanno indebolito il fenomeno della movida a Palestrina tanto che la stagione estiva, assicurano i commercianti, non sembra partita. E basta fare un giro in centro di sera nel tridente piazza San Maria degli Angeli-piazza Regina Margherita-piazza della Liberazione per accorgersi che più di qualcosa è cambiato.
“Sembra l’estate del covid – racconta un commerciante – solo che la pandemia è finita e le nuove regole e la mancanza di partecipazione ci stanno indebolendo”.
Sotto accusa è anzitutto l’ordinanza commissariale n. 74 del 20/6/2023 con cui sono state adottate “misure per la sicurezza urbana, la tutela del decoro, dell’ambiente e del patrimonio culturale” che pretendono in particolare la chiusura degli esercizi commerciali all’una.
Una decisione che ha sollevato la protesta dei commercianti che proprio oggi, dopo una serie di richieste, riunioni e incontri in Comune, hanno chiesto e ottenuto dal commissario prefettizio al governo locale la rettifica.
Dal prossimo weekend la chiusura dei locali slitta così alle 2 “anche al fine di favorire la ripresa economica delle attività” – si legge nell’ordinanza odierna.
Pace fatta e problema risolto?
“È un primo passo – racconta il titolare di un locale in centro. Ma qui i problemi sono tanti e forse si trascinano da troppo tempo. Siamo arrivati alla fine di un percorso partito dalla pandemia in cui non è stato fatto nulla per noi commercianti del centro”.
C’è chi chiede l’abolizione della ztl su entrambi i varchi nei giorni feriali, chi si appella alla mancanza di parcheggi (un problema forse mai risolto) per il raggiungimento del centro, specialmente dopo la chiusura della scala mobile nel piazzale dell’ex stazione.
Da fuori città qualcuno sui social argomenta il cambio di luogo: “La movida si è semplicemente spostata a Labico e Zagarolo”.
Poi ci sono gli idealisti che se la prendono con la politica (forse giustamente) oggi non più al governo di questa città ma amministrata da un commissario venuto da fuori e che sta cercando di operare al meglio per rispondere alle esigenze dei cittadini.
La programmazione estiva è partita di fatto “azzoppata”, lasciando campo a una giungla di regole e criticità mai del tutto risolte.
Insomma problema risolto? Per ora, meglio rimandare la domanda a dopo le elezioni.