
Palestrina, ora il Vescovo chiude tutte le chiese
Ogni Diocesi si regola a suo modo: ecco gli ultimi provvedimenti
“So che è un provvedimento che susciterà in tutti molte domande ma omnibus perpensis l’ho ritenuto necessario”. Con queste parole il vescovo di Palestrina e Tivoli S.E. Mauro Parmeggiani annuncia la chiusura di tutte le chiese e santuari del territorio della Diocesi.
“I sacerdoti potranno ancora incontrare i fedeli – chiarisce il testo del provvedimento a distanza di sicurezza e uno alla volta nei loro uffici parrocchiali o in canonica, specialmente per celebrare il sacramento della Riconciliazione. Il catechismo e tutte le altre attività di gruppo rimarranno sospese fino al 3 aprile come precedentemente disposto. In chiesa potranno entrare soltanto coloro che sono previsti nel decreto e le sante Messe si continuerà a celebrarle in privato senza popolo”.

La Chiesa demanda ai Vescovi cosa fare sui territori. A tal proposito proprio questa mattina il Papa ha precisato: “I vescovi devono valutare bene che cosa fare in questa crisi legata al coronavirus perché “le misure drastiche non sempre sono buone” – ha detto Papa Francesco nell’introduzione della messa a Santa Marta pregando Dio affinché i pastori “non lascino solo il Santo popolo fedele di Dio”, senza Parola, sacramenti e preghiera.
E così la diocesi di Roma si corregge. Dopo il decreto di ieri emanato dal cardinale vicario Angelo De Donatis in cui venivano chiuse tutte le chiese, parrocchiali e non, oggi si dispone che restino “aperte le chiese parrocchiali e quelle che sono sedi di missioni con cura di anime ed equiparate”.
Stamani Papa Francesco nell’omelia di Santa Marta, trasmessa in streaming aveva lanciato un monito ai vescovi sottolineando che “le misure drastiche non sempre sono buone”, pregando che “lo Spirito Santo dia ai pastori la capacita’ e il discernimento pastorale affinche’ provvedano misure che non lascino da solo il santo popolo fedele di Dio”.
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